Nuovo accordo con Enel sulla geotermia in Toscana, Rossi: "Una risorsa che sia vero motore di sviluppo"
Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana all'inaugurazione della centrale geotermoelettrica Bagnore 4
“C'è un impegno con Enel perché entro settembre nell'area geotermica dell'Amiata si arrivi a un accordo di programma che porti a un miglioramento dal punto di vista ambientale, paesaggistico e occupazionale tale da fare dell'utilizzo di questa risorsa un vero motore di sviluppo per tutto il territorio”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha partecipato, insieme all'assessore all'ambiente Federica Fratoni, all'inaugurazione della centrale geotermoelettrica Bagnore 4.
“Qualcosa Enel finora ha fatto, ma l'accordo di programma - ha precisato Rossi - servirà a verificare tempi e responsabilità messe in capo all'uno o all’altro organismo perché ognuno faccia la sua parte e quello che deve. Dico anche che, se non sarà mantenuto l'impegno della firma dell'accordo, noi terremo la penna alzata se ci fosse bisogno di dare altre autorizzazioni”. Rossi, che ha fatto il punto della situazione geotermia con l'ad di Enel Francesco Venturini, ha ribadito l'importanza di questa risorsa alternativa e rinnovabile, come l'ha definita l'Europa, che deve diventare una locomotiva di sviluppo.
“Insieme a Venturini - ha detto - abbiamo convenuto che su questo territorio dell'Amiata le potenzialità per una crescita ci sono, ma si deve innanzitutto garantire una viabilità adeguata, come i sindaci hanno sempre chiesto. Perciò faremo una riunione prima della pausa estiva con Cosvig, Enel e i sindaci stessi per affrontare anche tale questione, che sta a cuore a tutti, senza la quale questa zona rimane un limbo, difficile per nuovi investimenti. Siccome parte delle risorse ci sono già, se insieme vediamo che ci sono tutte, possiamo deciderci a fare presto quello che dobbiamo fare”.
Altro punto affrontato, quello dell'impatto ambientale. "Bisogna spingere su questo terreno - ha detto Rossi - sono pronti i dati degli studi fatti dall'Agenzia regionale di sanità e da Arpat che verranno pubblicati e illustrati a settembre rispondendo alla richiesta precisa dei cittadini e dei sindaci. Un fatto che reputiamo positivo, è l'incarico che Enel ha conferito per uno studio sul paesaggio: adesso vogliamo un piano concreto con interventi concreti perché il paesaggio sia tutelato e l'impatto delle centrali sia ridotto al massimo”.
Poi il riferimento che Rossi ha fatto alla recentissima autorizzazione concessa dalla Regione per la realizzazione di Radicondoli CO2, l'impresa che capterà l'anidride carbonica dalle centrali geotermoelettriche riducendo dell'83 per cento le emissioni in atmosfera e riutilizzandola per usi alimentari. "Un'esperienza che cercheremo di replicare anche in altre centrali", ha detto il presidente. "Una tecnologia molto innovativa - ha aggiunto Federica Fratoni -, che rappresenta non solo una buona pratica, ma anche una circolarizzazione delle economia geotermica, che consente di rispondere in modo efficace e efficiente agli stimoli che l'Europa ci invita a cogliere e perseguire sempre più. Una nuova frontiera, che auguriamo di diffondere, anche perché la geotermia è profondamente toscana quindi potremmo creare delle sinergie interessanti".
Infine una nota anche sulle proteste che, da sempre, accompagnano il tema geotermia sull'Amiata. “La protesta fa parte della democrazia - ha osservato Rossi - e noi pensiamo che questa spinga, anche in positivo, sia le istituzioni sia Enel a fare sempre meglio. L'utilizzo della energia geotermica non è una scelta avventata, ma sta nei piani europei e deve stare anche nei nostri piani. Dobbiamo fare il meglio possibile, regolando e cercando soluzioni sempre più avanzate sotto il profilo ambientale e paesaggistico oltre che su quello occupazionale”.