Il Parlamento UE vota all’unanimità risoluzione a sostegno del geotermico
Al ministero dell’Ambiente si sta lavorando per valorizzare la geotermia per la sicurezza e la transizione energetica
L’Europarlamento ha votato quasi all’unanimità (96%) una risoluzione per chiedere una strategia europea comune a sostegno della geotermia e del suo ruolo dirompente per la sicurezza e transizione energetica: in particolare per ridurre i tempi procedurali e gli oneri amministrativi, sostenere gli investimenti e incoraggiare gli Stati a implementare piani strategici nazionali come già avvenuto in diversi Paesi, come: Francia, Germania, Austria, Croazia, Irlanda, Olanda, Polonia. Nonostante l’indiscusso ruolo di leader tecnologico dell’Italia per l'utilizzo della geotermia da oltre un secolo e la nostre competenze siano riconosciute a livello globale, le attuali bozze del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec) inviato alla Commissione Europea e del decreto Fer-2 (che auspichiamo di prossima pubblicazione) non riconoscono adeguatamente il significativo potenziale della geotermia come fonte rinnovabile, sia per la produzione di elettricità che di calore. A sottolinearlo è il tavolo tecnico geotermia che riunisce l’Associazione italiana riscaldamento urbano (Airu) e l’Unione geotermica italiana (Ugi), che parla della necessità di recuperare velocemente un gap creatosi ormai da qualche decennio, aggiornando il Pniec da inviare a Bruxelles entro giugno 2024 e includendo una concreta valorizzazione della risorsa geotermica. “È essenziale non solo per superare le barriere che limitano lo sviluppo completo di questa fonte energetica, ma anche per adottare misure come la semplificazione delle procedure autorizzative, la stabilità del quadro normativo e l'implementazione di incentivi adeguati ad accelerare gli investimenti industriali, a medio e lungo termine.”
Il lavoro del tavolo geotermia
Il tavolo tecnico geotermia istituito due anni fa, il 24 febbraio 2022, e coordinato da Ugi e Airu con il sostegno di operatori nazionali e internazionali del settore del riscaldamento e geotermoelettrico, ha avviato una positiva interlocuzione con il ministero dell’Ambiente, con un ciclo di 4 incontri per contribuire al rilancio della geotermia come fonte rinnovabile e risorsa strategica del Paese e lavorare alla stesura di un piano di azione nazionale per la geotermia, dagli usi termici ed altri servizi alla produzione geotermoelettrica, al recupero di minerali strategici dai fluidi geotermici. L’interesse del Governo sulla geotermia segna un sostanziale cambio di passo ma è ora più che mai necessario rendere concrete tali azioni, per porre in essere le basi per un nuovo rinascimento geotermico che il nostro Paese chiede da anni e che in Europa è ormai realtà.