Sicilia, nuova tegola per Crocetta. Il Tar dichiara illegittimo lo stop all’eolico
Il governatore però non si arrende e promette di correre ai ripari attraverso la richiesta all'Assemblea di approvare un piano per la tutela del territorio
Il Tar della Sicilia ha ritenuto illegittimo lo stop alla costruzione di altri impianti eolici. La sentenza dei giudici amministrativi ha accolto il ricorso di una società, la "Novawind Sicilia srl", che da anni punta a mettere in piedi diversi insediamenti a Monreale, Mussomeli, Marianopoli e Custonaci. Nello specifico si tratta delle conferenze di servizi che furono al centro di furibonde polemiche tra l'ex-pm di Caltanissetta Marino, poi assessore in Giunta Crocetta, e il Pd, che contestava all'assessore il riavvio delle conferenze di servizi sull'eolico: settore che Crocetta aveva dichiarato di voler bloccare in campagna elettorale, per via d'interessi speculativi e malaffare.
Il governatore però non si arrende e promette di correre ai ripari chiedendo all'Assemblea di approvare un piano per la tutela del territorio che possa nuovamente fermare le aziende che intendono piazzare torri eoliche sparse per la Sicilia. Il piano, l'”unico strumento” secondo Crocetta “attraverso il quale si può arrestare l'invasione barbarica del territorio”, è al vaglio dell'ufficio legislativo e legale della Regione. “La sospensione che fu proposta dall'ex assessore Marino - aggiunge il governatore Crocetta - doveva presupporre la stesura del piano di tutela del territorio e del paesaggio, ma quel piano non arrivò mai poiché era solamente la mappatura dell'esistente. Alla ripresa dei lavori proporrò come prioritario questo ddl per mettere definitivamente fine a una pagina nera della Regione”.
Secondo Crocetta, “proprio l'assenza di un piano è la causa che ha consentito alle aziende dell'eolico di essere autorizzate. Alcune di queste sono diretta espressione di Matteo Messina Denaro, come emerso dalle inchieste giudiziarie. Sono parecchi coloro che plaudono a questa sentenza del Tar - si rammarica il presidente della Regione -, ma non c'è nulla da stare allegri. Chi esprime soddisfazione lo fa unicamente perché non ha mai tentato veramente di proporre una strategia di difesa del territorio”.