Addio alla moto elettrica italiana. Energica è in liquidazione
Fallisce la casa di Soliera: innovare non è bastato. Il destino dell’azienda, controllata per il 75% dal fondo americano Ideanomics, era in bilico da diversi mesi. Le riflessioni sulla riconversione della Motor Valley
Fallisce la moto elettrica italiana: libri in tribunale e liquidazione giudiziale per Energica Motor Company, l’impresa con sede a Soliera (Modena), nata nel 2010, che negli ultimi anni ha lanciato sul mercato importanti modelli di moto elettriche, producendo anche i bolidi per il mondiale di Moto-E. Ne dà notizia modenatoday.it.
Il destino dell’azienda, controllata per il 75% dal fondo americano Ideanomics, spiega il notiziario, era in bilico da diversi mesi. La forza lavoro era già stata ridotta a un terzo rispetto al 2023 e la continuità produttiva era saltata. L’azienda ha spiegato la situazione in una nota: “Nonostante gli sforzi diretti della dirigenza e la ricerca di nuovi investitori, il management ha dovuto purtroppo riscontrare la sopravvenuta impossibilità di coltivare proficuamente le trattative così avviate (…) In tale contesto di assenza di alternative praticabili, la liquidazione giudiziale rappresenta un atto dovuto (…)”. Così, il “sogno” della mobilità elettrica su due ruote sembra essersi infranto, a queste latitudini.
Il sindaco: «Abbiamo fatto la nostra parte»
«Soliera è da sempre una realtà ben inserita nel comparto della Motor Valley emiliana, con una spiccata attitudine verso la ricerca e l’innovazione, e vuole continuare ad esserlo», ha commentato il sindaco del centro emiliano, Caterina Bagni. «Insieme con la Regione Emilia Romagna, e nello specifico con l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, anche il Comune di Soliera ha fatto pienamente la sua parte in queste giornate difficili, partecipando a tutti i tavoli di crisi, attivati quando l’azienda ha comunicato lo stato di pesante difficoltà finanziaria. Purtroppo le trattative per trovare nuovi investitori in poco tempo non sono state coronate da successo», ha spiegato Bagni.
La crisi elettrica
Una vicenda, quella di Energica, che riflette non solo le sfide che attendono il settore della mobilità elettrica, ma anche gli alti fabbisogni finanziari richiesti per mantenere il passo con l’innovazione. La Motor valley emiliana, dunque, non dovrà convertirsi in toto all’elettrico per non scomparire, visto che la conversione non è sinonimo di business assicurato: qui la crisi elettrica ha affossato proprio un’azienda che ha innovato. In bocca al lupo ai lavoratori.