Allarme rifiuti elettronici: crescono sciacallaggio e raccolta non autorizzata
Per la prima volta il riciclo dei raee scende (meno 8,5%). Ecolight: “Servono regole certe”
Calo nel recupero dei raee, crescita dei circuiti paralleli di raccolta e aumento dei fenomeni di sciacallaggio all’interno delle isole ecologiche: questi gli elementi che hanno caratterizzato il 2012 per Ecolight, consorzio per la gestione dei rifiuti elettronici, delle pile e degli accumulatori esausti e dei moduli fotovoltaici a fine vita (ecolight.it). In occasione della presentazione del “Rapporto sociale 2012”, il consorzio ha chiesto una rivisitazione del sistema raee in Italia affinché “ci possano essere delle regole certe e condivise per tutti gli attori”, ha detto il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio.
I dati – Per la prima volta da quando è stato avviato il sistema multi consortile di gestione dei rifiuti elettronici, è stata registrata un’inversione di tendenza nella raccolta con un calo dell’8,5%. Ecolight si è mosso in controtendenza gestendo 17.600 tonnellate di raee domestici (+4,1% rispetto all’anno precedente). Il consorzio, informa il rapporto, ha gestito anche rifiuti professionali, ovvero provenienti da aziende, e servendo la distribuzione con un servizio dedicato ai negozi per smaltire l’elettronica scartata (vecchi pc, lettori dvd e così via) e consegnata dai consumatori nel cosiddetto sistema uno contro uno. Attraverso questi tre canali, nel complesso Ecolight ha gestito oltre 21.500 tonnellate di raee, dei quali quasi il 70% appartiene al raggruppamento R4, ovvero piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo.
Evitate 116mila tonnellate di CO2 – L’azione del consorzio ha permesso il recupero di significative quantità di plastica, metalli e vetro inviati agli impianti di riciclo: per ogni dieci tonnellate di raee gestite da Ecolight, ne sono state inviate a recupero più di nove. Questo ha portato a un risparmio di circa 190mila megawattora e a una mancata emissione nell’aria di oltre 116mila tonnellate di anidride carbonica.
Sul fronte delle pile e degli accumulatori, il sistema è ancora relativamente giovane. Il consorzio ha agito in sinergia con il Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori – Cdnpa – gestendo oltre 606 tonnellate, delle quali la metà rappresentata da pile e accumulatori portatili.