Surprais! Scende la raccolta dei raee: la crisi non perdona nemmeno la tecnologia
Nel 2012 raccolte 240mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici, l’8,5% in meno del 2011. Ma aumentano i centri di raccolta. Bene Valle d’Aosta e Lombardia. Tutti i numeri del rapporto Cdc raee
Sono circa 240mila le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, raee, raccolte nell’ultimo anno in Italia. Cioè l’8,5% in meno rispetto al 2011. La raccolta media pro capite si attesta a 4 chilogrammi per abitante, in linea con l’obiettivo fissato dall’Ue.
Questo quanto emerge dal quinto rapporto annuale –il primo col “segno meno” – sul sistema di ritiro e trattamento dei raee realizzato dal Centro di coordinamento (Cdc raee), in cui si parla, tra l’altro, di un “sistema di raccolta più efficiente” e di un “aumento del 9% delle strutture di conferimento distribuite in tutta Italia”.
La Vallée batte tutti – Secondo il report, la Valle d’Aosta è la regione più virtuosa d’Italia con una media di 8,28 chili conferiti per abitante. La Toscana è la prima tra le regioni del centro, sia per valori assoluti che per media pro capite, con 5,6 kg. La Sardegna, con 5,04 chili, si riconferma prima dell’area sud e isole.
La Lombardia è invece migliore per la raccolta in termini assoluti (46 milioni di chilogrammi) e per gli 853 centri di conferimento.
Il centro, spiegano gli esperti, segna un trend di crescita importante; il nord, nonostante il decremento, resta l’area più virtuosa del paese mentre il sud risulta in difficoltà nel raggiungere gli obiettivi auspicati.
Le ragioni del segno meno – In generale, i centri di conferimento passano da 3.511 a 3.767: più 9% rispetto al 2011. Per la prima volta, viene segnalato, si registra un decremento dei rifiuti raccolti, che passano da 260.090.413 kg del 2011 a 237.965.563 kg nel 2012. Tra le cause, in parte c’è la crisi economica, che ha penalizzato gli acquisti di apparecchiature elettriche ed elettroniche da parte delle famiglie facendo crollare l’immesso sul mercato del 12%. La quantità dei rifiuti prodotti e destinati al trattamento e riciclo ha subito, invece, un decremento pari all’8,5%, “confermando – leggiamo in una nota – che il sistema nazionale di gestione è, nonostante il momento contingente, un modello organizzativo tra i più apprezzati in Europa”.
Tra gli altri elementi di cui tenere conto anche l’aumento dei prezzi medi delle materie prime, che ha reso più appetibile il riciclo di materiali speciali, metalli preziosi e leghe metalliche “nascosti” nei raee.
Leggi in pagina approfondimenti il quinto “Rapporto annuale sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (raee)”