Chimica, Novamont crea il primo impianto al mondo per il butandiolo rinnovabile
Finora l’intermedio chimico veniva ottenuto da fonti fossili; ora lo stabilimento Mater-Biotech produrrà 30.000 tonnellate/anno di BDO con il 50% di emissioni di CO2 in meno
E' stato inaugurato venerdì scorso lo stabilimento Mater-Biotech di Novamont a Bottrighe, in provincia di Rovigo, dove verrà prodotto il butandiolo da zuccheri, grazie all’utilizzo di batteri modificati. Composto chimico derivato dal butano, il butandiolo (1,4 BDO) è un intermedio chimico ottenuto da fonti fossili e molto usato sia come solvente che per la produzione di plastiche, fibre elastiche e poliuretani, che vale circa 3,5 miliardi di euro all'anno per 1,5 milioni di tonnellate e che si stima raggiungerà, nel 2020, 2,7 milioni di tonnellate con un valore di oltre 6,5 miliardi di euro.
Novamont, prendendo spunto da una tecnologia sviluppata da Genomatica, società californiana leader nel settore della bioingegneria, ha messo a punto una piattaforma biotecnologica che trasforma gli zuccheri in biobutandiolo attraverso l'azione di batteri di tipo escherichia-coli (e.coli) opportunamente ingegnerizzati.
Il prodotto verrà realizzato su scala industriale, 30.000 tonnellate anno a regime, con un risparmio di CO2 pari ad almeno il 50%. Inoltre i sottoprodotti della lavorazione dell'impianto Mater-Biotech di Bottrighe saranno riutilizzati per il fabbisogno energetico dell'impianto stesso, ottimizzando così il ciclo di vita dell'intero processo e migliorando l'efficienza energetica.
Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, ha affermato: "Mater-Biotech è una grande scommessa di sviluppo sostenibile che guarda coerentemente alla chimica verde come punto di forza del rilancio produttivo del nostro Paese in senso circolare".
A oggi sono sei i siti che Novamont ha rivitalizzato e quattro le tecnologie prime al mondo realizzate e moltiplicabili secondo il modello di bioraffineria integrata nel territorio, in cui vengono messi a punto tecnologie e prodotti in grado di dare soluzioni concrete a problemi di ampia portata come, ad esempio quello della valorizzazione del rifiuto organico.