Novamont e Saes alleati per packaging riciclabile nel compost
Le nuove confezioni potranno essere composte da carta, bioplastica e magari foglio di alluminio; la caratteristica principale nel nuovo imballaggio sarà la riciclabilità con il compost
I gruppi Novamont e Saes, due eccellenze della ricerca e della tecnologia italiana, all'avanguardia nella produzione di materiali biodegradabili e funzionali, uniscono le forze per nuove soluzioni per imballaggi alimentari flessibili, "che rispondano alla crescente domanda di ridotto impatto ambientale e altissime prestazioni funzionali".
Queste nuove confezioni potranno essere composte da carta, bioplastica e magari foglio di alluminio e la caratteristica principale è che il packaging sarà riciclabile con il compost. In particolare, la gamma di soluzioni compostabili (secondo la norma UNI EN 13432) si presta a svariate applicazioni, come appunto il packaging alimentare con permeabilità a gas e vapore paragonabile a quella degli imballaggi tradizionali, che a fine vita possono essere riciclati con il rifiuto organico negli impianti di compostaggio industriale.
In pratica, si tratta di confezioni fatte di materiale di origine vegetale, in grado di chiudere il cerchio dell'economia perché possono ritornare alla terra. Attraverso il compostaggio industriale, infatti, si evita lo smaltimento in discarica e si contribuisce alla creazione di compost di qualità, un alleato importantissimo per combattere la desertificazione e l'erosione dei suoli. Le due aziende spiegano che questi prodotti sono "ideali per sostituire imballaggi multistrato non riciclabili o contaminati da residui di alimenti". Per raggiungere questo obiettivo, Novamont e Saes hanno lavorato in collaborazione con partner industriali italiani leader nel campo del packaging flessibile.