Eureka! Nascono casse di amplificazione dal legno abbattuto dalla tempesta in Triveneto
Vaia cube è stata realizzata da una start up di tre giovani under 30 che ricicla il legno massello degli abeti
Un cassa di amplificazione passiva (che non utilizza cioè energia) per ridare vita agli oltre 42 milioni di alberi abbattuti durante la tempesta in Triveneto nell'ottobre 2018, la più grande catastrofe forestale italiana degli ultimi 50 anni.
La cassa di legno massello pregiato, dal nome di Vaia cube, permette di amplificare quanto si sta ascoltando con il proprio smartphone. È prodotta in legno massello dell'Abete della Val di Fassa, un pregiato tipo di abete rosso usato da sempre per costruire i violini. Vaia Cube è disponibile anche nei negozi del Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna. Per ogni esemplare venduto verrà piantato un nuovo albero: la prima ripiantumazione si terrà a inizio estate 2020.
Un primo risultato è stato raggiunto superando quello che era il primo obiettivo prefissato di 5000 alberi da piantare nei primi sei mesi dalla nascita del progetto: infatti, si è già arrivati a 5200. L'obiettivo della start up Vaia - fondata da tre giovani imprenditori under 30 - è creare un modello circolare e sostenibile di business: da un lato recuperare le materie prime e dall'altro restituirle all'ecosistema compromesso, non andando a pesare sul territorio e sul fabbisogno di risorse naturali.
La forte perturbazione che tra il 26 e il 30 ottobre 2018 interessò il Triveneto colpì 494 Comuni, provocando danni consistenti e la completa distruzione di circa 42.525 ettari di foresta (il 3% della superficie forestale del territorio) e determinando la presenza di circa 8,5 milioni di metri cubi di legname a terra.