Plastica da assorbenti usati, Contarina firma accordi per la vendita
Un percorso che diventa realtà grazie agli accordi firmati da Contarina Spa con Eurodisplay Design in Progress, Dempla e B&B Innovation
Dai prodotti assorbenti per la persona usati alla plastica, un ulteriore passo in avanti per chiudere il cerchio dell’economia circolare: per la prima volta, dalla plastica proveniente dall’attività di riciclo dei Pap sarà possibile ottenere prodotti di vario genere realizzati con il processo di stampaggio ad iniezione. Un percorso che diventa realtà grazie agli accordi firmati da Contarina Spa con Eurodisplay Design in Progress, Dempla e B&B Innovation. Grazie all'accordo con Eurodisplay, dalla plastica proveniente dal riciclo dei Pap si otterranno pallet e altre componenti per le strutture espositive; la collaborazione tra FaterSmart e Dempla ha portato alla produzione di scatole con coperchio realizzate con plastica derivante dal riciclo dei Pap; l’accordo con B&B Innovation permetterà di produrre intermedi e compound termoplastici e termo-set a contenuto massimo in materiale di riciclo proveniente dal riciclo dei prodotti assorbenti per la persona usati.
Le quattro fasi
Il processo di riciclo prevede quattro fasi: i pannolini e i prodotti assorbenti per la persona usati vengono raccolti dagli utenti, stoccati, trattati in autoclave, dove la forza del vapore a pressione permette di aprire e sterilizzare i prodotti usati, eliminando completamente i cattivi odori e infine separando le frazioni riciclabili per via meccanica. Il primo impianto, ubicato in Veneto presso il polo impiantistico di Contarina Spa a Spresiano (Treviso), è in grado di gestire fino a 10.000 tonnellate l'anno di prodotti usati.
Masera: la plastica ha uno sbocco
“Finalmente la plastica ricavata dal riciclo dei prodotti assorbenti può avere un sbocco produttivo ed essere utilizzata come materia prima seconda - dichiara Michele Rasera, direttore generale di Contarina spa - . Questi accordi sono l’esempio concreto di come i rifiuti non siano solamente scarti ma, se valorizzati adeguatamente, possano avere una nuova vita, generando valore per le aziende coinvolte ed economie positive per il nostro Paese”.