Raee, Erion lancia l’allarme: Italia lontana dagli obiettivi Ue
L’Italia viaggia a circa 6 chilogrammi di Raee raccolti per abitante, quando dovrebbe essere arrivata già da due anni a più di 9 kg/ab
“Il ritardo dell’Italia rispetto ai target di raccolta dell’Unione Europea rende evidente l’urgenza di intervenire sulla filiera dei Raee. Nel 2020 Erion ha gestito circa 270mila tonnellate di Raee, un risultato in crescita rispetto all’anno precedente. Eppure, non è abbastanza, se pensiamo che a livello complessivo l’Italia viaggia a circa 6 chilogrammi di Raee raccolti per abitante quando dovrebbe essere arrivata già da due anni a più di 9 kg/ab. Siamo ancora lontani dall’obiettivo fissato dall'Unione Europea del 65% dell'immesso sul mercato. C’è un gap da colmare”. Lo dichiara Giorgio Arienti, direttore generale di Erion.
Uno stato impotente e L’UE bussa alla porta
“Da una parte, lo Stato sembra assolutamente impotente e non sta facendo nulla per migliorare le cose, dall’altra - spiega Arienti - l’Ue preme per risultati concreti e non credo tollererà ancora a lungo questa situazione. Come può migliorare la filiera dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche? Come incrementare la raccolta? Siamo convinti che l'unico modo per trovare e implementare soluzioni efficaci sia ascoltare le esperienze dei soggetti che da anni lavorano nel settore, le loro criticità, le ipotesi di miglioramento". "È da questa riflessione, e dal confronto con i principali stakeholder della filiera, che nasce l'idea di un Libro Bianco dei Raee: 64 proposte frutto dell’esperienza pluriennale maturata sul campo, che mirano a far crescere un settore fondamentale per un’evoluzione sostenibile della nostra economia. Rivolgiamo, quindi, un appello alle Istituzioni, governo e parlamento, affinché aprano un tavolo di confronto con tutti coloro che ogni giorno si impegnano con passione e competenza affinché i Raee non siano più un problema ma un’opportunità”.