Salute. A Verona l’analisi ambientale si chiede in farmacia
Federfarma Verona vara un servizio che permette di rilevare 26 forme di inquinanti che mettono a rischio la nostra salute
Federfarma Verona vuole aiutare i cittadini a monitorare gli inquinanti nell’ambiente in cui viviamo, nell'aria che respiriamo e nell'acqua che beviamo, per salvaguardare la loro salute. Per questo ha varato una collaborazione con la società produttrice di Nuvap, un apparecchio che determina la presenza di inquinanti tra le pareti domestiche, che le farmacie veronesi metteranno a disposizione tramite un noleggio di sei giorni. La settimana scorsa la società ha varato il nuovo servizio, fornito tramite farmacia, che consente di analizzare in pochi giorni alcuni dei principali fattori di nocività ambientale.
Sono 26 in tutto i parametri che possono essere monitorati in casa: dai campi elettromagnetici alle radiazioni ionizzanti, a quelle del WiFi, ma anche il monossido di carbonio, il metano, il fumo e la qualità dell’aria, per esempio le polveri sottili. Strategici anche i parametri della qualità dell’acqua (cloro, durezza, alcalinità, Ph, nitriti e nitrati) e l’inquinamento acustico.
"La salubrità dell’ambiente domestico è quanto mai legata alla salute dei cittadini - spiega Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona - ed è per questo che i farmacisti si fanno parte attiva nella divulgazione di questo innovativo servizio ambientale. I danni causati dalle onde elettromagnetiche sono ormai noti, meno quelli legati, ad esempio, all’inquinamento acustico, che adesso si comincia a combattere anche a livello europeo."
"Esistono circa 900 inquinanti che possono essere pericolosi per la salute. Molti studi hanno finora rilevato, in ambito regionale o urbano, un’elevata incidenza di pericolose patologie in particolari macroaree, focalizzando per esempio l'indagine sulle scuole - spiega Carlo Pomari, responsabile della struttura semplice di Pneumologia dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar - . È molto interessante, quindi, poter integrare le conoscenze derivate dai risultati di questi studi a livello macroscopico con la possibilità di individuare in modo puntiforme e a livello domestico le eventuali aree in cui l'esposizione è maggiore e dove il rischio è pertanto più elevato".