Smog. Scienziati al lavoro per stabilire standard uniformi di misurazione
A confronto 17 laboratori mobili e 50 esperti di Ispra e Arpa per armonizzare in modo univoco le procedure di rilevazione sulla qualità dell’aria
Garantire un monitoraggio preciso e puntuale della qualità dell’aria con metodi e misurazioni uniformi. È cominciata la settimana scorsa a Falconara Marittima (Ancona) la campagna annuale di rilevamento degli inquinanti atmosferici, che riunisce i laboratori mobili del Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa), composto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dalle agenzie regionali e delle province autonome (Arpa e Appa).
L’importanza degli standard - Le alte concentrazioni di polveri sottili riscontrate negli ultimi mesi in molte città italiane hanno infatti reso la qualità dell’aria un tema particolarmente sensibile sia a livello ambientale che sanitario. Le misurazioni vengono condotte grazie ai laboratori mobili, camper per rilevamenti ambientali completamente attrezzati per la rilevazione di parametri meteorologici e di inquinanti. Ma a volte i dati divergono perché vi sono leggere differenze di metodologia di calcolo. Non si tratta di errori, ma il ricorso a modelli diversi non consente di confrontare la variazione della qualità dell’aria nel tempo o in luoghi diversi.
Analoghi programmi sono organizzati dalla Commissione Europea negli altri Paesi. Si tratta di appuntamenti necessari a garantire omogeneità dei dati su tutto il territorio nazionale e comparabilità delle misure con l’Europa.
Gli esperimenti - Per due settimane circa, 50 tecnici dell’Snpa conducono misurazioni degli inquinanti gassosi (ossido e biossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, anidride solforosa e benzene) in un’area selezionata appositamente in prossimità di due stazioni di monitoraggio di Arpa Marche, per uniformare le metodologie di misura, valutare eventuali discrepanze e verificare l'efficacia delle procedure di assicurazione della qualità dei dati.
Non è la prima volta che si svolge un confronto come quello di Falconara. Dal 2010 si organizzano con cadenza periodica “Circuiti d’interconfronto” fra laboratori ambientali, in ottemperanza a quanto previsto dall’art.17 del D.Lgs. 155/2010.