Spedizione italiana pronta a perforare ghiacciaio Monte Rosa
L’Università Bicocca coordina un gruppo di lavoro a 4250 metri di quota
Ha raggiunto il ghiacciaio del Lys (Monte Rosa) a 4250 metri di quota, la spedizione “Perforazione Colle del Lys 2014”, partita ieri con l'obiettivo di perforare l'intero spessore del ghiaccio, stimato circa 120 metri. Si tratta, secondo quanto riferisce l'Università di Milano-Bicocca, che ha organizzato la spedizione, della perforazione in ghiaccio più profonda mai tentata in Italia. Il gruppo di ricerca, coordinato dal glaciologo dell'Università Valter Maggi, è formato da cinque persone, tra perforatori e ricercatori che hanno raggiunto il ghiacciaio con oltre due tonnellate di materiale: sonde di perforazione, tende, strumentazione scientifica, materiale per il campo, cibo, e tutto quello che serve per sette giorni di permanenza sul ghiacciaio. Il rientro della spedizione è infatti previsto per lunedì 6 ottobre. La perforazione si inserisce all'interno del progetto NEXTDATA, finanziato dal CNR e con la collaborazione tra il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, dell'Università di Milano-Bicocca, dell'Università di Milano (Statale), dell'EV-K2-CNR e del Corpo delle Guide di Alagna Valsesia.
“I ghiacciai alpini ad alta quota sono veri e propri archivi di informazioni, i quali possono risultare utili per monitorare le attività dell'uomo, oltre a registrare tutti gli eventi atmosferici più rilevanti - ha spiegato Maggi -. A distanza di oltre cento anni assistiamo a un costante ritiro dei ghiacci che mette in serio pericolo la reperibilità di queste informazioni: per questo è fondamentale campionare la maggior parte di ghiaccio possibile e poter utilizzare in futuro la mole di dati acquisiti”.