Test in Toscana per la nuova pavimentazione con gomma da PFU
L’Università di Pisa coordina il progetto europeo LIFE NEREiDE: la prima sperimentazione nell’estate 2017 nel comune di Massarosa in provincia Lucca
Dalla gomma dei pneumatici riciclati nasce un nuovo conglomerato bituminoso a bassa emissione di rumore, che sarà testato per la prima volta in Toscana. Entra così nel vivo il progetto europeo LIFE NEREiDE, coordinato dal dipartimento di ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa. Il nuovo conglomerato bituminoso sarà messo in posa nell’estate 2017 in alcune aree del comune di Massarosa, in provincia di Lucca.
La pavimentazione sarà testata dal punto di vista strutturale e funzionale con strumentazioni ad alto rendimento impiegate in campo stradale; dal punto di vista acustico, le indagini saranno realizzate grazie ad uno speciale veicolo allestito con apposita strumentazione e attraverso dei sondaggi da sottoporre alla popolazione.
“NEREiDE prevede la progettazione, la realizzazione e il monitoraggio delle prestazioni acustiche e funzionali di manti stradali drenanti e a bassa emissione sonora realizzati con materiali provenienti da vecchie pavimentazioni e da polverino di gomma riciclata da pneumatici fuori uso”, spiega il professore Pietro Leandri dell’Ateneo pisano.
Finanziato con circa 2 milioni e 700 mila euro sino al 2020, il progetto coinvolge una serie di partner di ricerca e istituzionali: l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, il Belgian Road Research Centre, l’Istituto di Acustica e Sensoristica "Orso Mario Corbino" del CNR, ECOPNEUS e la Regione Toscana.
In generale, gli obiettivi sono di diminuire l’inquinamento acustico urbano di almeno 5 dB(A) rispetto alle pavimentazioni convenzionali, migliorando così anche la salute dei cittadini, di ridurre la generazione di rifiuti attraverso l’utilizzo di materiali riciclati e di migliorare la sicurezza stradale grazie ad un aumento del 20% dell’aderenza del manto. Un ulteriore vantaggio sarà anche quello di diminuire l’inquinamento atmosferico, dato che le pavimentazioni saranno prodotte e poste in opera con la tecnologia “warm”, cioè "a tiepido", consentendo una riduzione del 30% dell’emissione di vapori di idrocarburi policiclici aromatici.
“Nell’estate del 2018, la sperimentazione in Toscana coinvolgerà anche un’altra località – conclude Leandri – e in collaborazione con il Belgian Road Research Centre sperimenteremo per la prima volta in Italia in ambito urbano una pavimentazione tipo PERS, cioè porosa, realizzata con un legante sintetico e con un contenuto di granulato di gomma di almeno il 20% in peso, il che consentirà di ottenere riduzioni di rumore ancora maggiore, sino a 12 dB(A), rispetto a pavimentazioni convenzionali, con valori di abbattimento acustico non raggiungibile con nessun altro tipo di pavimentazione”.