Acqua in Lombardia, Terzi: obiettivo servizio sempre più efficiente
Salute, innovazione e sostenibilità con il Water Safety Plan. A Milano lo stato dell’acqua potabile in Italia con CAP, Istituto Superiore di Sanità e OMS
“Portare l'acqua potabile di buona qualità a casa di 10 milioni di residenti non è certo questione di poco conto, è un impegno molto complesso da tutti i punti di vista. Regione Lombardia in questi anni si è impegnata a supportare i territori nell'azione di razionalizzazione, rafforzamento e innovazione del servizio idrico integrato”. Così l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi nel corso del suo intervento al Convegno Water safety plan, organizzato da Gruppo Cap per promuovere la salvaguardia del patrimonio acqua, lo scorso 15 gennaio al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
I numeri - “Mediamente, in Lombardia si distribuisce circa 1 miliardo di metri cubi di acqua potabile all'anno agli utenti finali - precisa Terzi -. Il servizio è buono e in questi anni si è lavorato per estendere le capacità di controllo e monitoraggio e per informare l'utenza sulla qualità dell'acqua distribuita”. “Ma, per dare un servizio di qualità, - prosegue - si deve fare affidamento su aziende organizzate in grado di adottare le migliori tecniche per la gestione del ciclo dell'acqua in linea con i più elevati criteri di qualità dell'acqua erogata”.
Gli ambiti ottimali e Cap Holding - La titolare lombarda dell'Ambiente ha poi spiegato che “per raggiungere questi obiettivi è stata prevista la riorganizzazione complessiva a livello di ambiti territoriali ottimali (coincidenti con le Province), che ha coinvolto anche le strutture di programmazione e gestione con la costituzione di nuovi soggetti istituzionali:
gli Uffici d'Ambito”. Tutto ciò ha consentito, nel giro di pochi anni, di passare da una situazione di grande frammentazione del servizio a una situazione più omogenea.
“Il gestore di Città metropolitana (Cap Holding) - spiega Terzi - è il risultato del primo processo di aggregazione condotto in Lombardia e i risultati gestionali conseguiti sono la dimostrazione che la strada imboccata è quella giusta”.
I Water safety plan - “I Water Safety Plan (Piani di sicurezza dell'acqua) - ha detto ancora l’assessore - si basano su un approccio unitario di gestione dell'intero processo (captazione-stoccaggio-potabilizzazione-distribuzione), al fine di ottimizzare e garantire la qualità dell'acqua erogata. La gestione deve impostare un sistema unitario e integrato di controllo e monitoraggio per meglio garantire l'assoluta qualità dell'acqua potabile al momento del consumo, anche grazie all'identificazione dei rischi di contaminazione o degrado connessi all'intero sistema infrastrutturale”.
L'impegno di Regione Lombardia - “Per quanto riguarda la Regione - fa presente l'assessore - , questo tema rientra tra i criteri con cui si cerca di indirizzare e orientare l'attività degli enti di governo degli Ato. In particolare, siamo impegnati nelle politiche di tutela delle risorse idriche, con l'obiettivo di migliorare la qualità delle acque a monte della captazione, e nella revisione dei principali strumenti di pianificazione di queste politiche, come il Piano di gestione del distretto idrografico fiume Po”. “Il nuovo ciclo di pianificazione - aggiunge Terzi - rappresenta un nuovo impulso alle politiche di tutela e una intensificazione delle misure di intervento”.