Acqualatina avvia la cassa integrazione, interrogazione in Parlamento
Presentata un’interrogazione da due deputati di Fratelli d’Italia. “Paradossale che un’azienda in salute faccia ricorso a questi strumenti”
Finisce in Parlamento la procedura di cassa integrazione attivata da Acqualatina. A sollevare il caso sono il vice presidente della Camera Fabio Rampelli e il senatore Nicola Calandrini, entrambi di Fratelli d'Italia: “Oltre all’anomalia secondo cui l’azienda non avrebbe comunicato le modalità applicative della Cig ai sindacati, troviamo singolare che in un momento in cui i cittadini sono in casa e quindi i ricavi del gestore si moltiplicano a fronte di un netto aumento dei consumi di acqua, si decida di attivare la cassa integrazione. Peraltro, nessuna lettera ufficiale ai dipendenti, ma solo una telefonata che comunica l’iter. Sulla vicenda presenteremo un’interrogazione in Parlamento”.
“E' paradossale che grandi aziende pubbliche con bilanci in attivo facciano ricorso alle riserve della cassa integrazione. È vergognoso che società di dimensioni importanti come Acqualatina approfitti dei soldi dello Stato per migliorare le prestazioni contabili sulla pelle dei lavoratori. Presenteremo un emendamento al prossimo decreto del governo per impedire alle aziende pubbliche in attivo di mettere in cassa integrazione il personale”.