Acque Potabili, completata la cessione delle gestioni calabresi
L’operazione conclude il percorso di dismissioni delle concessioni di Acque Potabili nella Regione Calabria
Acque Potabili ha trasferito a favore della neocostituita Acque Potabili Servizi Idrici Integrati il ramo d’azienda relativo alla gestione del servizio idrico e/o del servizio idrico integrato in sei Comuni della Provincia di Cosenza: Aiello Calabro (acquedotto), Altilia (acquedotto, depurazione e fognatura), Castrolibero (acquedotto), Dipignano (acquedotto), Luzzi (acquedotto, depurazione e fognatura) e Rende (acquedotto).
Cosa prevede il contratto - L’operazione, avente efficacia dal 1° dicembre scorso, rientra nell’ambito delle attività di dismissione delle concessioni non strategiche e conclude il percorso di dismissioni delle concessioni di Acque Potabili nella Regione Calabria, iniziato nel 2009 con la dismissione delle concessioni relative alla gestione del servizio idrico integrato nel Comune di Crotone. Il contratto di cessione prevede: il trasferimento delle convenzioni in essere presso i 6 Comuni interessati; l’affitto dei beni materiali relativi alle convenzioni (la cui proprietà rimarrà in capo ad Acque Potabili e sarà ceduta al futuro nuovo gestore individuato dagli enti competenti); i rapporti contrattuali attivi e passivi afferenti il ramo; i crediti verso clienti e i debiti per fognatura e depurazione, oltre ad un capitale iniziale liquido di 0,2 milioni di euro. L’operazione ha altresì comportato il trasferimento di 12 dipendenti. L’effetto economico della dismissione comporterà una minusvalenza di circa 2 milioni di euro che, tenuto conto del maggior valore tariffario dei cespiti, in corso di definizione con i soggetti competenti, potrà ridursi a circa di 0,5 milioni di euro. Acque Potabili sarà tenuta al pagamento dei debiti maturati verso i Comuni concedenti fino alla data di efficacia per le forniture di acqua all’ingrosso, previa compensazione con i crediti maturati verso i Comuni per i servizi afferenti le convenzioni, per un ammontare netto di circa 8 milioni di euro, di cui circa la metà da liquidarsi al perfezionamento degli accordi con i soggetti competenti.