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​Acquedotto pugliese, Vendola: “Deve rimanere proprietà pubblica”

where Bari when Lun, 10/03/2014 who redazione

A fine 2018 scade l'affidamento del servizio idrico integrato della Puglia ad Ap. Terminata l'attuale gestione, il successivo affidamento dovrà avvenire con l'affidamento in house o tramite gara

A fine dicembre 2018 scadrà l'affidamento del servizio idrico integrato della Puglia ad Acquedotto Pugliese. La scadenza di questo affidamento, stabilito con il decreto legislativo 141/99 – con cui l'Ente autonomo Acquedotto Pugliese veniva trasformato in società per azioni – e conseguente convenzione di gestione sottoscritta nel 2002, pone un problema non indifferente: terminata l'attuale gestione, il successivo affidamento dovrà avvenire secondo le modalità previste dalla legge, vale a dire l'affidamento in house o tramite gara. Nel primo caso la Regione - attualmente socio unico di Aqp - dovrebbe cederne le azioni ai Comuni pugliesi cui spetterebbe, attraverso l'Autorità idrica pugliese che li rappresenta, l'affidamento del servizio; nel secondo caso si profilerebbe il rischio dell'ingresso di privati nella gestione del servizio idrico pugliese.
Immediata la presa di posizione del governatore Nichi Vendola: “La mia amministrazione ha orgogliosamente difeso la natura pubblica della proprietà dell'Acquedotto pugliese. Il servizio idrico per noi è un servizio pubblico e l'Aqp deve mantenere la sua natura di soggetto con proprietà pubblica”.
“Ricordo - aggiunge - che con uno slancio di coraggio istituzionale abbiamo anche cercato di far ritornare la società Aqp alla sua natura originaria di ente pubblico, registrando purtroppo una sentenza sfavorevole della Corte Costituzionale. Non intendo recedere di un millimetro da questa posizione.
Apprezzo gli articoli di stampa che riportano all'ordine del giorno il tema della durata della concessione del servizio idrico integrato, così come auspico che tutti i parlamentari pugliesi si impegnino con proposte legislative a garantire la continuità, anche oltre il 2018, della concessione del servizio”.
“Meglio ancora sarebbe - conclude Vendola - se tutte le forze parlamentari del centrosinistra, superando pulsioni privatizzatrici che pure sono emerse, traducessero in una legge nazionale quello che la Regione Puglia ha tentato di fare con le sue limitate competenze legislative”.

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Foto storica costruzione acquedotto
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