Altro che “choosy”! Ad Ascoli 1.600 laureati e diplomati al concorso per spazzino
Al bando indetto dalla società Ascoli servizi comunali i giovani cercano un posto di lavoro tra i rifiuti: “Non siamo schizzinosi”
“Se in 1.632 ci presentiamo a un concorso per spazzino, e per un numero di posti disponibili nemmeno chiaro, vuol dire che noi giovani italiani non siamo poi così choosy come qualcuno ci ha voluto definire”. Pronta a mettere letteralmente le mani fra i rifiuti, si rivolge, con garbo, al ministro Elsa Fornero una delle ragazze “non schizzinose” che, insieme a laureati, disoccupati e lavoratori in mobilità di 40-50 anni, ha preso parte in queste ore ad Ascoli Piceno alla prova preselettiva per una graduatoria per operatori ecologici.
Un concorso indetto dalla società Ascoli servizi comunali. Di fatto, un terno al lotto: non c’è un numero minimo di assunzioni a tempo determinato né indeterminato. In teoria potrebbe non esserci neppure un’assunzione se da qui a tre anni, termine di validità della graduatoria, qualche scopa in più non sarà diventata davvero indispensabile. La speranza è riposta nella raccolta differenziata, che richiederebbe forze nuove per viaggiare meno a rilento.
Del tutto eterogenea la platea di candidati per un posto “virtuale” da 1.532 euro mensili, oro colato di questi tempi. Si va dal giovane appena diplomato (per accedere alla preselezione bastava la terza media) al disoccupato cronico fino a chi è inserito da anni nelle liste di mobilità, dopo aver perso il lavoro in aziende storiche della zona, come la Manuli Rubbers, la Sgl Carbon e così via. In fila, pronti a sottoporsi a test e quiz a risposta multipla di cultura generale e di natura psico-attitudinale, ci sono anche negozianti che hanno dovuto abbassare la saracinesca per penuria di clientela.
Tra i meno choosy di tutti c’è una dottoressa ascolana laureata in Conservazione dei beni culturali con un dottorato in antropologia: “In attesa di mettere a frutto questi titoli, devo pur cercare un’alternativa”, spiega ai cronisti prima di varcare l’ingresso del palasport dove i candidati sono stati fatti entrare divisi per turni, con la polizia municipale a regolare l’afflusso massiccio di auto.
Per chi avrà passato il test, il 21 dicembre si aprono le porte della prova pratico-operativa. Quel giorno, si legge nel bando, si misurerà “l’attitudine del candidato al tipo di figura professionale ricercata. La valutazione avverrà sulla base dello svolgimento di attività di spazzamento e raccolta dei rifiuti differenziati e indifferenziati, di tutela e decoro del territorio, anche con l’ausilio di veicoli”.