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Calano i profitti, gli utenti serviti e le paure sui conti del price cap. Lavoro a rischio in Irlanda e Usa

La scure di Centrica, società che controlla British Gas, maggiore fornitore di gas nelle case britanniche, si abbatte sui dipendenti: 4.000 posti di lavoro saranno tagliati a breve, ha annunciato l'amministratore delegato Iain Conn, adducendo la "debole" chiusura del 2017 e il peso crescente della concorrenza nel settore come ragioni del piano di ristrutturazione appena approvato dal cda.
 
I tagli riguarderanno per metà il Regno Unito e per metà Irlanda e Nord America, le altre aree in cui British Gas opera. I profitti della società sono calati nell'ultimo anno del 17%, fino a 1,25 miliardi di sterline, mentre la platea degli utenti domestici britannici si è ridotta di 750.000 unità, fino a 7,8 milioni di consumatori.
 
Tra le cause del provvedimento, Conn ha peraltro citato anche le previsioni relative agli effetti dell'annunciata introduzione da parte del governo del cosiddetto “price cap” per le bollette britanniche, inserito dal partito conservatore nel programma per le elezioni dello scorso 8 giugno e tradottosi nel “Domestic gas & electricity (Tariff Cap) Bill” presentato oggi in Parlamento.
 
Il sottosegretario all’Energia, Greg Clark, ha spiegato in una nota che “il mercato dell’energia non sta funzionando per tutti i consumatori, come ha evidenziato l’indagine del 2016 dell’Autorità Antitrust secondo cui i clienti domestici pagano alle sei maggiori aziende energetiche una media di 1,4 miliardi di sterline l’anno in più di quanto pagherebbero se il mercato fosse concorrenziale”.