Commissione Ecomafie, sentiti i procuratori di Agrigento e Trapani sulla depurazione delle acque reflue in Sicilia
Le audizioni relative alle indagini su Girgenti Acque e sul depuratore di Lampedusa si possono rivedere al link https://webtv.camera.it/evento/17371
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha ascoltato i procuratori della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio e di Trapani Maurizio Agnello. Le audizioni rientrano nell’ambito dell’inchiesta sulla depurazione delle acque reflue in Sicilia.
Il procuratore Patronaggio ha riferito in merito alle indagini in via di conclusione su Girgenti Acque, società che aveva in gestione il ciclo idrico integrato dell’Ato di Agrigento e al momento commissariata a seguito di un’interdittiva antimafia del 2018. L’audito ha riferito che sono stati posti sotto sequestro con facoltà d’uso 12 depuratori, al momento amministrati dai commissari prefettizi. Patronaggio ha inoltre fornito informazioni in merito alle attività di indagine della procura di Agrigento sul depuratore di Lampedusa, anch’esse in via di conclusione. Secondo quanto dichiarato dall’audito, il nuovo impianto non sarebbe entrato pienamente in funzione, con il risultato che i reflui verrebbero sottoposti solo a un pretrattamento prima di essere sversati in mare, nell’area naturale protetta delle isole Pelagie. L’audito ha inoltre riferito di grande difficoltà degli impianti di depurazione nella gestione dei fanghi di depurazione.
Il procuratore Agnello ha invece riferito in merito alle attività di indagine della procura di Trapani riguardanti numerosi impianti del territorio gestiti non correttamente. L’audito ha osservato che molti impianti non sono oggetto di regolare manutenzione, e che in molti casi le carenze strutturali sono anche connesse alla mancanza di fondi. Secondo quanto riferito, spesso negli impianti di depurazione i fanghi di depurazione vengono sversati direttamente in mare o nei corsi d’acqua. Agnello ha inoltre fornito informazioni su casi di smaltimento non corretto di acque industriali, soprattutto da parte di aziende olearie e casearie.