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La Dda ha arrestato 137 persone dei clan di Bari, intermediari e politici che avrebbero favorito l’assunzione di parenti e amici

Amtab, la controllata del comune di Bari che si occupa di trasporto urbano, è da qualche giorno in amministrazione giudiziaria a causa di un’inchiesta, coordinata dalla Dda, che ha portato all’arresto di decine di persone tra esponenti della criminalità organizzata, intermediari e politici di Bari e provincia. Il Tribunale ha nominato come amministratore un avvocato con il compito di affiancare gli attuali organi amministrativi.
 
Che cos’è successo
Stando alle accuse, le mani del clan si sarebbero allungate sull’Amtab, all’interno della quale gli imputati avrebbero imposto una loro gerarchia, indirizzando le assunzioni e favorendo amici e parenti. Assunzioni che – secondo il procuratore aggiunto della Dda barese, Francesco Giannella – servivano al gruppo criminale per creare “un efficace modello di welfare”, e cioè era “un modo per assicurarsi la riconoscenza della popolazione”. “Nella vicenda è coinvolta una municipalizzata, dove c’è un dipendente legato al clan che fa pressioni al suo superiore per fare delle assunzioni temporanee. Questo è il frutto di una serie di norme che hanno portato ad assunzioni di persone legate ai clan criminali all’interno di aziende pubbliche. Mi riferisco alla clausola sociale e alle stabilizzazioni” – ha dichiarato il sindaco di Bari, Antonio Decaro. L’attuale consiglio di amministrazione dell’Amtab adesso sarà affiancato da un amministratore giudiziario, che “potrà fare luce sulle opacità che riguardano l’azienda compiendo un ulteriore passo verso la liberazione dal cancro della criminalità organizzata”.