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Ecomondo il giorno dopo. I governatori del Sud parlano di servizio idrico, i fanghi di depurazione e la crescita green dell’Africa

where Rimini when Gio, 16/11/2023 who roberto

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Servizio idrico pugliese eccellenza del Mezzogiorno e motore per l’economia del Paese”

A due mesi dalla conclusione ecomondo20234.jpgdel 2023, Acquedotto Pugliese segna già un record per le gare d’appalto avviate: 1,64 miliardi di cui 1,1 dedicati agli investimenti. Un dato in netta crescita rispetto a 1 miliardo di appalti del 2022 e ai 679 milioni del 2021. Lo storico risultato è stato presentato a Ecomondo, in cui AQP era presente insieme a Regione Puglia e Ager (Agenzia territoriale per il servizio di gestione dei rifiuti).
Per il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto a Rimini, “è un risultato indicativo dello straordinario livello di eccellenza del servizio idrico integrato in Puglia. Un lavoro che garantisce acqua potabile in tutto il territorio a una regione siccitosa e priva di risorse idriche superficiali e un sistema di depurazione che preserva il nostro mare rendendolo il più pulito d’Italia. Questa capacità di immettere risorse economiche nel territorio non solo garantisce un servizio ai cittadini efficiente ed efficace, lontanissimo dagli stereotipi sul Mezzogiorno, ma è anche un motore per l’economia della Puglia, del Sud e di tutto il Paese”.
 
De Luca: 3 miliardi di euro per raggiungere l'autonomia idrica
Nell’arena centrale di Ecomondo, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha presentato il progetto di gestione delle grandi reti finalizzato al raggiungimento dell’autonomia idrica della Regione. “Qui a Ecomondo presentiamo un lavoro estremamente ambizioso che può rendere la Campania all’avanguardia per le politiche ambientali in Italia: è un’occasione per la Campania per rompere un muro di indifferenza e disinformazione che separa ancora la Campania dall’opinione pubblica nazionale. Noi siamo partiti da una situazione drammatica dal punto di vista ambientale, oggi vogliamo illustrarvi questo progetto di grandissimo valore, un esempio positivo sul tema delle risorse idriche. Il tema della siccità è uno dei grandi problemi dei prossimi decenni che abbiamo il dovere di affrontare per le prossime generazioni” afferma il presidente De Luca, che illustra i numeri e le caratteristiche del progetto. “Investiamo 3 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati per raggiungere in 3-5 anni la piena autonomia idrica per le forniture agricole, industriali e per il rifacimento delle reti della nostra Regione. La società di gestione sarà una grande azienda regionale, a maggioranza pubblica, così come l’uso, la gestione e la proprietà del bene idrico è e resterà pubblico”.
 
La produzione di fanghi, secondo Utilitalia
In Italia vengono prodotte ogni anno 3,24 milioni di tonnellate di fanghi di depurazione. Un rifiuto che si può trasformare in risorsa per l’utilizzo in agricoltura o attraverso il recupero energetico e di materia. Nel nostro Paese, però, il sistema si regge su un equilibrio precario: a un sistema insufficiente di depurazione (che ci costa 4 procedure di infrazione, con 60 milioni di euro pagati ogni anno) si accompagna una carenza di impianti sia per il corretto utilizzo in agricoltura, sia per il recupero di materia e per quello energetico con produzione di biometano ed energia elettrica o termica. Ciò nel presupposto che lo smaltimento in discarica, sicuramente l’opzione ambientalmente meno conveniente, vada minimizzato a favore del recupero, come previsto anche nella bozza di revisione della Direttiva Europea sulle acque reflue urbane. Lo evidenzia Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche), che  a Ecomondo ha presentato la seconda edizione dello studio “Fabbisogni impiantistici per una corretta gestione dei fanghi di depurazione”.
 
La crescita green dell’Africa
Entro il 2030, il consumo di acqua in Africa aumenterà del 283% rispetto ai livelli del 2005, la domanda alimentare del 60% rispetto ai livelli del 2015 e la domanda di elettricità del 70% rispetto ai livelli del 2016. Secondo l’approccio “Water-Energy-Food (WEF) Nexus”, i sistemi idrici, energetici e alimentari sono collegati e possono rivelare modelli di business integrati per promuovere il benessere socioeconomico del continente africano, tra le aree più colpite dai cambiamenti climatici. Proprio questa prospettiva innovativa è stata al centro dell’evento del 9 novembre di Ecomondo. Per quanto riguarda l’aumento dell’accesso all’energia pulita, è intervenuto Roberto Vigotti, segretario generale di RES4Africa, l’unica piattaforma multi-stakeholder per la cooperazione tra enti pubblici e settore privato nata per promuovere e accelerare un’elettrificazione sostenibile in Africa. A livello globale, infatti, ad oggi solo una piccolissima percentuale di reti di distribuzione di fonti di energia rinnovabile è in Africa: gli investimenti in energia rinnovabile sono lo 0,6% del totale. È interesse di tutti lavorare per un accesso diffuso in Africa alle reti e alle infrastrutture energetiche, il messaggio dell’intervento.

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