Federutility, investire è l’unico modo per tutelare acqua
Lo ha affermato il presidente Giovanni Valotti, secondo il quale servono 5-5,5 miliardi di investimenti all'anno, esattamente quanto investe Germania e Francia
“Anno per anno stiamo accumulando ritardi, con un buco enorme che è il Sud Italia. Sono il primo a sostenere che l'acqua è un bene comune, ma c'è solo un modo per tutelare questo bene comune ed è investire”. Lo ha affermato il presidente di Federutility, Giovanni Valotti, nel corso del convegno “Stati generali acque pulite”, parlando delle infrastrutture del servizio idrico.
“Servono buone imprese, efficienti e all'avanguardia e in grado di intervenire dove c'è bisogno; servono 5-5,5 miliardi di investimenti all'anno, esattamente quanto investono Germania e Francia”, osserva Valotti. “Abbiamo bisogno di stabilità normativa e di un quadro regolatorio concreto - ma, ricorda ancora Valotti - le tariffe non possono pagare le insufficienze delle imprese”. Poi bisogna “dare concreta attuazione al ridisegno degli Ato in modo che garantiscano reale efficienza al servizio idrico”, e infine “servono ulteriori incentivi alle aggregazioni in modo che si facciano crescere gli operatori più forti e più qualificati”, e naturalmente altri due punti sono la semplificazione e riuscire a trovare finanziamenti.