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La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, dimostra che fornire acqua potabile a scuola è una strategia efficace per ridurre l'assenteismo. Gli studiosi hanno esaminato i tassi di assenteismo in otto scuole in Cambogia

Se le scuole offrissero acqua potabile ai propri piccoli studenti nei paesi in via di Sviluppo, si ridurrebbero significativamente le assenze per malattia dei bambini. È quanto sostiene un nuovo studio condotto dall'Università dell'East Anglia (Regno Unito). La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, dimostra che fornire acqua potabile a scuola è una strategia efficace per ridurre l'assenteismo. Gli studiosi hanno esaminato i tassi di assenteismo in otto scuole in Cambogia, metà delle quali hanno ricevuto acqua potabile.  Dai dati è emerso che durante il periodo di siccità, gli studenti senza accesso all'acqua potabile hanno avuto circa 2,5 probabilità in più di essere assenti da scuola rispetto ai coetanei ai quali è stata offerta l'acqua. Non sono state rilevate differenze nella frequenza durante la stagione delle piogge, fase dell'anno in cui i bimbi sono assenti perché reclutati a lavorare nei campi. “L'istruzione è uno dei fattori più importanti che permette ai bambini di realizzare il proprio potenziale nel corso della vita”, ha spiegato Paul Hunter, tra gli autori della ricerca. “Ridurre l'assenteismo è vitale per i bimbi dei paesi in via di sviluppo e fornire acqua potabile - ha proseguito - è una strategia utile durante i periodi secchi non solo a ridurre le malattie infettive ma anche a combattere la disidratazione, spesso nei bambini associata a cattive condizioni di salute. Per ottenere questi obiettivi basta una spesa di 1,4 dollari statunitensi a bambino ogni anno”.