Hera pubblica il bilancio di sostenibilità: 2 miliardi di ricchezza al territorio nel 2013
E’ online il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera. Sale la ricaduta economica nelle aree di insediamento e prosegue l’impegno su fonti rinnovabili e riduzione della discarica
Dalle emissioni degli impianti alle politiche sugli appalti; dalla ricchezza creata alle performance di servizio: è l’identikit del Gruppo Hera tracciato dal Bilancio di Sostenibilità 2013, nel quale è compreso per la prima volta anche il contributo di AcegasAps, aggregata dal primo gennaio 2013.
Il quadro che emerge è quello di una multiutility che sta attraversando una fase macroeconomica estremamente complessa, tenendo però la barra ben dritta sull’impegno a favore della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Così si scopre, per esempio, che nel 2013 la ricchezza distribuita al territorio è salita a 1.996 milioni. Una generazione di valore significativa, con effetto anti-ciclico in questa fase di perdurante stagnazione economica, che ha saputo però coniugarsi con il prosieguo del forte impegno a favore dell’ambiente, in cui si registra, per esempio, una sensibile riduzione delle emissioni di gas serra o l’ulteriore incremento dell’energia da fonte rinnovabile prodotta.
Ricchezza distribuita sui territori - Grazie sia al contributo di AcegasAps sia alla crescita organica della sola Hera, il valore aggiunto globale lordo prodotto è stato di 1.372 milioni (+27,6% sul 2012). Di grande importanza la ricchezza distribuita nel 2013 al territorio, salita a 1.996 milioni contro i 1.698 milioni dello scorso anno (+17,6%). Tale valore somma il valore aggiunto distribuito ai principali interlocutori locali di Hera (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, comunità locale, azienda), pari a 1.057 milioni, al valore economico delle forniture da realtà del territorio, pari a 939 milioni (equivalenti a livello consolidato al 63,2% delle forniture del Gruppo).
135 nuovi assunti - Anche la ricaduta occupazionale del Gruppo Hera è di tutto rilievo. Complessivamente, fra lavoratori diretti del Gruppo (8.294) e quelli indiretti (5.278, dipendenti dei fornitori del Gruppo) l’occupazione totale ammonta a 13.572 unità. In quest’ambito acquistano particolare rilievo due evidenze. Innanzitutto, i 135 nuovi lavoratori assunti a tempo indeterminato (sono stati 94 nel 2012); inoltre, il dato relativo alle forniture da cooperative sociali, che hanno avuto un valore di oltre 35 milioni di euro (+7,1% sul 2012) e hanno consentito l’inserimento lavorativo di 581 persone svantaggiate (576 nel 2012).
Ciclo rifiuti - Nel 2013, grazie allo sviluppo della base impiantistica al servizio del recupero e dei servizi concordati con le amministrazioni comunali, i rifiuti conferiti in discarica sono scesi al 16,4% (erano al 21% nel 2012 e al 49% nel 2002). Un dato ampiamente inferiore non solo all’Italia (41%), ma anche alla media dei paesi europei (34%). Il resto del rifiuto raccolto viene invece portato a recupero: o “di materia”, tramite impianti di compostaggio e recupero/selezione (50,9%), o “energetico”, tramite la termovalorizzazione (32,6%).
Responsabilità sociale filiera forniture - Il 66% degli acquisti commissionati da Hera è stato effettuato ad aziende con sede commerciale nel territorio di riferimento. Nel 2013 non è stata effettuata alcuna gara pubblica al massimo ribasso e mediamente 22 punti (su 100) sono riservati a elementi di sostenibilità ambientale e sociale. Il 76% del valore degli affidamenti viene aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (+6% sul 2012). Nel 2013 è stata introdotta per la prima volta una clausola sociale per la salvaguardia dell’occupazione nella gara di appalto per i lavori a supporto del pronto intervento reti e in alcune gare, anche qui per la prima volta, è stata inserita una clausola di limitazione delle percentuali di sconto volta a garantire la sostenibilità della fornitura nel tempo ed evitare eventuali ripercussioni negative anche sulle condizioni di lavoro.
La qualità del servizio erogato - Si confermano in tenuta tutti gli indici relativi alla qualità dei servizi erogati, che hanno consentito all’indice di soddisfazione della clientela residenziale rispetto ai servizi forniti (calcolato con metodologia uniforme nel tempo da una società terza) di salire da 73 a 75 punti su 100 (il dato non contempla ancora AcegasAps). I tempi di attesa della clientela a sportelli e call center, infine, si confermano fra i più bassi delle multiutility italiane e a livelli decisamente contenuti. Per quanto riguarda la clientela residenziale, i tempi di attesa al call center sono stati di 49,9 secondi, mentre quelli degli sportelli clienti sono stati pari a 13,2 minuti.
Il bilancio di sostenibilità Hera lo trovi qui: bs.gruppohera.it/