Hera/1 - Il sindaco di Bologna cambia idea: non vuole più vendere le azioni della multiutility
Attualmente il Comune di Bologna ha il 9,7% delle azioni della società, venderne una parte avrebbe significato un introito di decine di milioni di euro
Improvviso dietrofront del sindaco di Bologna Merola sulla vendita delle azioni di Hera. Il primo cittadino emiliano ha annunciato alla stampa che verrà congelata la cessione, già più volte annunciata, di una parte delle quote della multiutiliy in mano al comune felsineo. Prima di comunicare la decisione, il sindaco ha incontrato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per informarli della novità.
Attualmente il Comune di Bologna ha il 9,7% delle azioni della società: venderne una parte avrebbe significato un introito di decine di milioni di euro.
“Questa scelta - ha detto il primo cittadino in conferenza stampa - non pregiudica le capacità di investimento del Comune”. Prima di incontrare i giornalisti, Merola ha dunque firmato l'accordo con Cgil, Cisl e Uil, con tanto di foto pubblicate su Facebook e comunicazioni in cui Palazzo d'Accursio “si impegna a non procedere alla vendita di azioni di Hera”. Non solo: tutti, giunta e sindacati, “reciprocamente si impegnano ad avviare un confronto su nuove modalità di partecipazione dei lavoratori e degli utenti, da condividere con i comuni e i quartieri della nuova Città Metropolitana”.