Lecco, Agcom boccia l’affidamento in house a Lario Reti Holding
L’Autorità parla di mancato rispetto del principio di libera concorrenza nei servizi pubblici locali laddove gli operatori vengano scelti attraverso gare
Il percorso per l’affidamento in house del servizio idrico a Lario Reti Holding tracciato dalla Provincia di Lecco non sarebbe legittimo. Lo evidenzia Agcom, che parla di mancanza del requisito della “cosiddetta attività prevalente, posto che LRH controlla altre società sul mercato e con cui realizza una parte non marginale della propria attività”.
Non c’è libera concorrenza - La scelta di affidare per vent'anni il servizio idrico a Lario Reti per l'Autorità costituirebbe ingiusta attribuzione di un servizio pubblico essenziale ad una società a evidente vocazione commerciale, che è presente sul mercato (mediante ACEL Service che opera nella distribuzione del gas naturale, dell’energia elettrica e nel settore della riqualificazione energetica anche al di fuori del territorio della provincia di Lecco). In tale ottica, sottolinea il Presidente dell'Autorità, l'affidamento a LRH si dimostrerebbe anche lesivo del principio di derivazione comunitaria della libera concorrenza tra imprese, che impone alla Pubblica Amministrazione di aggiudicare i servizi pubblici locali a operatori scelti a seguito dell'espletamento di procedure a evidenza pubblica.