Pnrr e rifiuti. Ref Ricerche: serve una strategia nazionale
A sostenerlo è un paper di Ref Ricerche che affronta il tema degli obiettivi in materia di rifiuti
Il Pnrr per i rifiuti è nato per chiudere i divari territoriali ma è mancata sinora una strategia nazionale in grado di stimolare le iniziative e di orientare le proposte, con riferimento sia al territorio, sia ai flussi più critici. A sostenerlo è un paper di Ref Ricerche che affronta il tema degli obiettivi in materia di rifiuti e riciclo nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), approvato nel 2021, e che guiderà gli investimenti pubblici in Italia fino al 2026, grazie ai fondi stanziati dall’Unione Europea per il nostro Paese (oltre 200 miliardi di euro complessivi) nel periodo post pandemico.
Il settore dei rifiuti riceve 2,1 miliardi di euro dal Pnrr, accanto alle riforme principali: strategia nazionale per l’economia circolare (Snec) e programma nazionale per la gestione dei rifiuti (Pngr). Ma le proposte, si chiedono gli autori nel documento, sono state orientate nel modo migliore possibile?
“Il Pnrr per i rifiuti - si legge nel paper “Pnrr e rifiuti: dal Pngr alla strategia nazionale” - è nato per chiudere i divari territoriali. È mancata sinora una strategia nazionale in grado di stimolare le iniziative e di orientare le proposte, con riferimento sia al territorio, sia ai flussi più critici. Ma la strategia scritta con i progetti candidati dal pubblico e dai privati non è coerente con questi obiettivi. Come mostra bene il caso del rifiuto organico, vengono finanziati impianti in regioni con un surplus di capacità di gestione, mentre nessuna proposta è stata finanziata nelle regioni in forte deficit”.
Ha commentato Donato Berardi, direttore del think tank di Ref Ricerche: “Emerge con forza la necessità di un intervento chiarificatore per quantificare i fabbisogni di trattamento da soddisfare, per i rifiuti con difficoltà di smaltimento e per quelli con possibilità di recupero. Senza queste risposte, molte iniziative sono destinate a rimanere sulla carta”.