A Ravenna niente Iva sulla Tia, Hera risarcirà 80 cittadini
Federconsumatori: il tribunale ha sancito che la tariffa di igiene ambientale è stata erroneamente considerata per anni il prezzo del ritiro e smaltimento dei rifiuti e perciò assoggettata a Iva al 10%
L'hanno spuntata gli 80 ravennati che hanno fatto ricorso contro l'applicazione dell'Iva sulla Tariffa igiene ambientale (Tia). Il tribunale ha dato loro ragione e ora Hera dovrà risarcirli con 15.000 euro. La Tia, spiega il presidente provinciale di Federconsumatori Vincenzo Fuschini, “è stata erroneamente considerata per anni il prezzo del ritiro e smaltimento dei rifiuti” e perciò assoggettata a Iva al 10%.
“Varie sentenze, come quella della Corte di Cassazione del 15 febbraio del 2012, hanno riconosciuto l'illegittimità dell'applicazione”, dato che la Tia “non era equiparabile a un prezzo di una qualsiasi compravendita sul mercato privato, ma un tributo”. È in questo senso importantissima la sentenza della Corte di Cassazione del 15 febbraio del 2012.
Certo, “Hera ha versato l'Iva all'erario”, ma è “sempre la Cassazione a imporre di intentare un'azione legale nei confronti delle aziende”, per cui dovrà farsi rimborsare l'Iva dall'erario. Intanto, il giudice del tribunale di Ravenna ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti della multiutility, “dimostrando così - sottolinea Fuschini - che le nostre richieste hanno un preciso fondamento giuridico”.