Recovery Plan, Confservizi a Draghi: "Pronti a dare il nostro contributo"
Per il presidente Gibelli l’utilizzo delle risorse del PNRR dovrà essere destinato a finanziare interventi ad elevato valore aggiunto, capaci di generare un significativo effetto volano
Confservizi – la confederazione dei servizi pubblici locali che associa, attraverso Utilitalia e Asstra, 600 imprese dei settori acqua, rifiuti, energia e trasporto pubblico – ha scritto una lettera al premier incaricato Mario Draghi, rappresentando la disponibilità ad essere convocata, insieme alle altre parti sociali, per illustrare l’apporto di questi comparti alla ripresa economica del Paese.
“Le imprese dei servizi pubblici locali – si legge nella lettera firmata dal presidente di Confservizi, Andrea Gibelli – possono fornire un importante contributo nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un’occasione irripetibile per rimodellare la macchina-Paese. L’utilizzo di queste risorse, insieme alle profonde riforme che dovranno necessariamente accompagnarle, dovrà essere destinato a finanziare principalmente interventi ad elevato valore aggiunto, capaci di generare un significativo effetto volano”.
“In quest’ottica, la ripresa economica ed il rilancio competitivo del Paese nel solco del green deal europeo rappresentano indubbiamente delle priorità da sviluppare in un confronto aperto con i principali stakeholder nazionali. Un ruolo centrale potrà certamente essere giocato dalle imprese operanti nei servizi di interesse economico generale a rete da noi rappresentate; servizi che presentano una forte connessione con il territorio di riferimento e sono in grado di assicurare un sostegno decisivo alle economie locali, sia per il fondamentale supporto a tutte le altre attività industriali, sia in considerazione del rilevante impatto in termini di indotto”, conclude Confservizi, che nella lettera indirizzata a Draghi evidenzia inoltre “come gli investimenti connessi all’erogazione di servizi pubblici sono per definizione anticiclici, e come tali possono contribuire alla ripresa di numerosi settori attualmente in difficoltà”.