Renzi: In Italia ci sono 8mila municipalizzate e sono troppe
Lo ha affermato il presidente del Consiglio nel corso di una conferenza stampa sulla riforma della Pubblica Amministrazione
“Il tema delle 8mila municipalizzate ci rimane sul collo perchè sono troppe e va assolutamente affrontato”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di una conferenza stampa nella quale era stato confermato quanto già espresso nelle prime settimane del mandato, che conferma la linea dell’ex ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato.
D’accordo anche Andrea Mazziotti, responsabile giustizia di Scelta Civica e membro delle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera. “Sulla riforma della Pubblica Amministrazione il presidente del Consiglio Renzi ha detto che bisogna affrontare il tema delle troppe municipalizzate. Ha ragione, e su questo tema dovrebbe, per usare una sua espressione, andare avanti come un treno con la sua proverbiale fretta”. “È urgentissimo - aggiunge - perché i buchi e le distorsioni creati dalle partecipate degli enti locali - che sono oltre 30.000, anche nei settori più improbabili - sono gravissimi, non solo a livello finanziario, ma anche per i danni alla concorrenza. Fino ad oggi il governo è stato timido sia nel Def che nel dl Irpef all'esame del senato che prevede solo un accenno di spending review. Spero che ora si lavori a provvedimenti più incisivi, per far sì che le società degli enti locali si occupino solo di servizi pubblici e non facciano business”.
Anche il deputato del Pd Dario Ginefra, primo firmatario del disegno di legge che propone di introdurre gli amministratori unici nelle società pubbliche, ha commentato positivamente le dichiarazioni del Presidente del Consiglio. “Ha ragione Renzi quando parla di una riduzione necessaria delle ex Municipalizzate da 8.000 a 1.000, ma per arrivare a tale obiettivo occorre, da subito, farle guidare da amministratori unici e non dagli attuali cda”. “Oltre a determinare immediatamente una contrazione dei costi di gestione - aggiunge Ginefra - si creerebbe il presupposto per una più rapida dismissione o accorpamento delle stesse”.