“Ricaricare” l’ambiente – Nel 2012 Hera ha recuperato quasi 10 milioni di pile
Grazie alle stazioni ecologiche e agli apposti bidoncini pubblici, in un anno sul territorio servito dalla multiutility sono state raccolte 246 tonnellate di batterie esauste. Più 10% a Bologna. “Contengono metalli preziosi e inquinanti, il riciclo è fondamentale”
Nel 2012 la raccolta differenziata ha permesso alla Hera di Bologna di avviare a recupero 246 tonnellate di pile. Considerando un peso medio di 25 grammi per batteria, si parla dunque di 9,8 milioni di pile, quelle che quotidianamente sono usate per piccoli elettrodomestici, lettori mp3 o macchine fotografiche.
Una quantità in linea con quella del 2011 (più 10% a Bologna) “che sottolinea come la coscienza ambientale e la sensibilità dei cittadini si stia sviluppando sempre di più”, commenta la multiutility in una nota. La raccolta delle pile, infatti, presuppone un passo in più anche rispetto alla normale differenziata da fare a casa: per poter essere recuperate vanno conferite alle stazioni ecologiche che Hera ha distribuito sul territorio e nei punti di raccolta, come gli appositi bidoncini nei pressi delle grandi catene commerciali di elettronica o delle tabaccherie.
Per incentivare comportamenti virtuosi in questo campo, Hera realizza anche progetti mirati nelle scuole delle province servite.
Batterie auto a quota 869 tonnellate – La raccolta di batterie esauste come quelle di automobili o motocicli, invece, è stata nel 2012 pari a 869 tonnellate. Un dato leggermente in calo rispetto all’anno precedente (951 tonnellate), da leggere anche nel quadro generale di crisi economica del settore auto. Ma ci sono territori in cui il segno più non è mancato. Come nella provincia di Ravenna, dove la raccolta segna un +16% (da 130 tonnellate a 151). La città più “riciclona”, per le batterie, è Modena, capitale della “motor valley”: nel 2012 Hera ne ha recuperate 198 tonnellate.
Metalli preziosi ma nocivi – I metalli delle pile sono preziosi ma nocivi all’ambiente. Per questo, avverte l’azienda emiliano romagnola, recuperarli è importantissimo.
Pile e batterie, così come i raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) contengono vari metalli come cadmio, zinco, piombo, nichel, rame e mercurio. Che possono essere riutilizzabili in molti altri modi, ma se vengono abbandonati o smaltiti in maniera non corretta sono altamente inquinanti e pericolosi.
Hera, che si occupa della loro raccolta, affida poi batterie e pile a consorzi specializzati che si occupano del recupero e di una gestione virtuosa del ciclo di vita di questi rifiuti.