Rifiuti: inaugurato il rinnovato termovalorizzatore a Trieste
Il revamping dell’impianto porterà la sua capacità elettrica a 145 GWh
È stato inaugurato il rinnovato e potenziato termovalorizzatore di Trieste, che smaltisce i rifiuti non riciclabili di tutta la regione. Fornirà energia elettrica a 180mila persone, circa 15mila in più di quante erano raggiunte prima, con l'innalzamento della sua capacità di generazione elettrica a 145 GWh all'anno. Un obiettivo raggiunto in meno di due anni grazie al cosiddetto 'revamping', che ha anche permesso di abbatterne ulteriormente le emissioni, ora pari al 20 per cento di quanto ammesso per legge.
I commenti del presidente Hera e del Governatore
"Si tratta dunque del più sicuro termovalorizzatore degli undici che gestiamo in Italia", ha sottolineato il presidente esecutivo di Hera S.p.A. Tomaso Tommasi di Vignano. "Quella di oggi è un'altra risposta importante per la tutela dell'ambiente. I termovalorizzatori di ultima generazione sono infatti la migliore soluzione possibile per quel tipo di rifiuto che non può essere differenziato e per il quale l'unica alternativa sarebbe la discarica. Quest'ultima è un'opzione più impattante, mentre un impianto di termovalorizzazione come quello di Trieste non solo va a produrre, dopo questi lavori, ancora più energia, ma lo farà con un valore di emissioni per l'80 per cento sotto la soglia dei limiti di legge". Così il governatore del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga, oggi, nel corso della cerimonia dedicata alla realizzazione dell'intervento di rinnovamento del termovalorizzatore di Trieste, alla presenza - tra gli altri - dei sindaci Roberto Dipiazza (Trieste) e Anna Maria Cisint (Monfalcone), oltre al presidente esecutivo di Hera spa Tomaso Tommasi di Vignano e al presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti.