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Rifiuti a Milano, l’appalto da 2 miliardi è valido: il Consiglio di Stato respinge il ricorso

where Milano when Gio, 19/09/2024 who roberto

L’impresa ricorrente ha impugnato il bando, contestando in particolare la scelta di prevedere un unico lotto. il Comune ha motivato la decisione sulla base della relazione tecnica del Centro studi dell’Università Bicocca

È corretta la procedura seguitaamsa.jpg dal comune di Milano sul maxi appalto da 2 miliardi dei rifiuti. Lo ha deciso il Consiglio di Stato – leggiamo su Il Giorno - che ha respinto l’ultimo ricorso presentato da un’azienda contro il maxi bando lanciato dal Comune per assegnare la gestione del ciclo dei rifiuti urbani nel territorio cittadino per i prossimi sette anni.
 
Che cos’è successo
Nel 2020 la Giunta Sala ha varato la maxi gara da 2 miliardi di euro, stabilendo che l’aggiudicazione dovesse avvenire secondo i criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa e del miglior rapporto qualità-prezzo. L’impresa ricorrente ha impugnato il bando, contestando in particolare la scelta di prevedere un unico lotto per l’affidamento dell’appalto. In particolare, i legali dell’azienda si sono concentrati sulle eccezionali dimensioni dell’appalto e sulla presunta violazione delle regole della concorrenza, “in quanto il lotto costituisce una rilevante barriera di accesso al mercato”.
 
Le motivazioni
Il Comune ha motivato la decisione sulla base della relazione tecnica, allegata alla delibera, redatta dai tecnici del Centro studi in Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico (Cesisp) dell’Università Bicocca nel quale hanno affermato che la suddivisione in lotti avrebbe determinato “diseconomie di scala dovute a un incremento dei fattori impiegati nella produzione del servizio stimabili in un costo più elevato per circa 17,3 milioni di euro”. E dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha dato ragione a Palazzo Marino: il collegio ha ritenuto giustificata la deroga al principio della suddivisione in lotti e rispettate le regole della concorrenza.

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amsa