Rifiuti: si indaga sugli appalti di Veritas, perquisizioni della Gdf Venezia
I reati ipotizzati sono corruzione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e attività gestione rifiuti non autorizzata
Un centinaio di finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia sta dando corso all'operazione denominata “Deserto” con l'esecuzione di svariate perquisizioni domiciliari e locali nelle province di Venezia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza, per l'acquisizione di documentazione nell'ambito di un'inchiesta che le Fiamme Gialle stanno conducendo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia.
Indagini sullo smaltimento rifiuti - Le indagini mirano ad approfondire le modalità di gestione, in capo a soggetti sia privati sia pubblici, degli appalti per la gestione dei rifiuti maturati, in particolare, nell'ambito della municipalizzata veneziana Veritas. I reati ipotizzati sono corruzione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e attività gestione rifiuti non autorizzata. L'azione investigativa intende approfondire, su tutto il territorio regionale, il ruolo dei soggetti responsabili della divisione della società municipalizzata lagunare che si occupa del settore commerciale riferito a smaltimenti, bonifiche e discariche, in relazione con le altre direzioni societarie e con le varie società controllate dalla municipalizzata impegnate nello specifico settore del ciclo dei rifiuti.
Le indagini sono tese a chiarire l'esistenza di un sistema illecito di gestione della gare in seno alle stazioni appaltanti, attraverso cui verrebbero “manovrate” le aggiudicazioni delle gare stesse o gli affidamenti diretti di servizi per lavori di smaltimento, recupero, conferimento e trasporto di rifiuti, mediante bandi di gara costruiti ad hoc a favore di determinati soggetti.
“Massima fiducia negli organi inquirenti cui compete fare chiarezza sulla vicenda” è stata espressa dal neo-sindaco di Venezia Luigi Brugnato, in un breve comunicato nel quale rileva anche che "in merito alle notizie relative alle indagini su presunti appalti truccati relativo al ciclo dei rifiuti gestiti da Veritas esprime tutto il proprio stupore augurandosi che gli indagati possano dimostrare la loro completa estraneità ai fatti contestati e, al tempo stesso, massima fiducia negli organi inquirenti, cui compete fare chiarezza sulla vicenda”.