Siccità, la Cina avvia la “grande muraglia” della canalizzazione
Con un investimento da 200 miliardi di yuan, porterà al nord le acque del fiume Azzurro. Ma non tutti sono concordi sull’utilità della ciclopica infrastruttura
Per alleviare la siccità delle regioni settentrionali del paese, il governo cinese vuole trasferire l’acqua dal sud al nord della Cina. Un’impresa gigantesca, paragonabile alla costruzione della Grande Muraglia o, in tempi più recenti, a quella della diga delle Tre Gole sul fiume Azzurro, la più grande del mondo, completata nel 2006.
Il sistema ideato dagli ingegneri cinesi prevede la costruzione di tre gruppi di canali e di dighe che, partendo da diversi punti dello Yangtze (il fiume Azzurro, che attraversa il paese da ovest a est ed è lungo 6.300 chilometri), dovrebbero convogliare le acque verso il nord.
Il sistema di canalizzazione progettato e già realizzato in piccola parte prevede un investimento di oltre 200 miliardi di yuan e decenni di lavoro e dovrebbe assicurare ai quasi 500 milioni di persone che vivono nel nord della Cina acqua sufficiente per i loro bisogni. La prima fase del progetto, hanno raccontato all’Ansa i dirigenti del South-north water diversion project, sarà pronta entro la fine del 2013.
Nel dicembre di quest’anno uno dei tre giganteschi sistemi di canali e acquedotti previsti, la Eastern Route, comincerà il trasferimento di acqua verso il nord. La Middle Route entrerà in funzione nell’autunno del 2014, mentre per avere operativa la Western Route, e tutto il sistema a regime, ci vorranno la bellezza di 40-50 anni. In quel momento, il sistema sarà in grado di trasportare 44,8 miliardi di metri cubi d’acqua.
L’impatto sull’ambiente – Tuttavia, non tutti sono concordi sull’utilità della ciclopica impresa. “Il progetto – sostiene l’ecologista Ma Jun, che con i suoi collaboratori studia da anni i problemi idrici della Cina – ha un impatto molto forte sull’ambiente, e risolve in misura minima la crisi dell’acqua che investe tutto il nord del paese, a partire dalla capitale Pechino”.
La crescente scarsità d’acqua è un problema mondiale e, secondo il rapporto recentemente diffuso dalla Central intelligence agency (Cia) americana, è una delle probabili cause di guerre nei prossimi decenni. In Cina, le risorse idriche procapite sono di 2.163 metri cubi, vale a dire il 25% della media mondiale. Inoltre, sono maldistribuite tra il sud e il nord del paese.