Tempo di bilanci. A2A da record, nel 2021 tutti gli indicatori in crescita
Il fatturato è aumentato del 69%, l’utile netto è di 504 milioni e anche gli investimenti sono record (1.074 milioni di euro), in aumento del 46%
A2a a gonfie vele nel 2021, lo ha sancito il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2021.
Una solida crescita: fatturato +69%
I risultati registrati nel 2021 hanno evidenziato una significativa e solida crescita economica ed industriale, grazie al contributo di tutte le Business Unit del Gruppo e alle operazioni M&A concluse. Nel 2021, si legge in una nota, il Gruppo A2A ha operato in un contesto caratterizzato da un aumento dei consumi energetici spinti dalla ripresa economica post- pandemica e da una forte turbolenza sul mercato delle commodities con dinamiche rialziste dei prezzi dell’energia che si sono accentuate, raggiungendo valori record, negli ultimi mesi dell’anno. In particolare, il fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nell’anno in esame è stato pari a 318.075 GWh, in aumento del 5,6% rispetto al 2020. Nel 2021, inoltre, il PUN (Prezzo Unico Nazionale) medio dell’anno è più che triplicato (+221,3%) rispetto al valore medio del 2020, attestandosi a 125,0 €/MWh e culminando nel mese di dicembre con un valore pari a 281,2 €/MWh. La crescita del prezzo del PUN riflette un’analoga escalation dei prezzi del gas al PSV (Punto di scambio Virtuale) e della CO2. Il costo medio del gas al PSV nell’esercizio in esame, infatti, è stato pari a 45,8 €/MWh, in crescita del 342,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le quotazioni della CO2 si sono attestate ad un prezzo medio di 53,4 €/ton nel 2021 (24,7 €/ton nel 2020, +116%). Tale dinamica dei prezzi ha contribuito in modo determinante all’aumento del fatturato (+69%).
Investimenti e operazioni
Nel 2021, A2A ha inoltre registrato una significativa crescita industriale grazie a: investimenti record (1.074 milioni di euro), in incremento del 46% rispetto all’anno precedente). In particolare, è stata data una forte spinta agli investimenti di sviluppo (+70% rispetto al 2020) mirati al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti di distribuzione, alle reti idriche e fognarie, agli impianti di depurazione, agli interventi finalizzati a contribuire all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale e alla digitalizzazione del Gruppo. Operazioni di M&A per complessivi 716 milioni di euro (145 milioni di euro nel 2020) relative al campo delle bioenergie (acquisizione di Agripower, società di gestione e sviluppo di impianti generazione elettrica da biogas), al trattamento dei rifiuti industriali (acquisizione TecnoA, azienda leader nel Sud Italia nel settore) e all’incremento della potenza installata da fonti rinnovabili (acquisizione di 17 impianti fotovoltaici di Octopus per una capacità installata complessiva di 173MW).
“Una volatilità senza precedenti dei prezzi dell’energia ha caratterizzato il 2021 e sta ancora destabilizzando il mercato in questi giorni - commenta l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini – . Il Gruppo A2A si è confermato solido di fronte ai cambi di scenario, continuando a crescere in tutti gli indicatori economico-finanziari. Abbiamo raggiunto per la prima volta un utile ordinario di 400 milioni di euro, grazie non tanto alla maggiore redditività delle produzioni rinnovabili, quanto ad elementi contingenti, tra cui l’ottimo andamento del mercato dei servizi del dispacciamento. Queste condizioni hanno consentito di proporre un dividendo totale di 0,0904 euro per azione, pari a 283 milioni di euro, inserendo eccezionalmente, oltre alla crescita programmata, una componente di dividendo straordinario di 0,008 euro per azione, pari a 25 milioni di euro”.
Ricavi utile e MOL
Nel 2021 i ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 11.549 milioni di euro, in aumento del 69% rispetto all’anno precedente. L’incremento è riconducibile per oltre il 60% ai mercati energetici all’ingrosso di elettricità e gas, prevalentemente per l’aumento dei prezzi; ha contribuito in misura minore la crescita dei volumi venduti ed intermediati dei mercati, in particolare dell’energia elettrica; per il 25% ai mercati retail, grazie alle accresciute quantità vendute ai clienti del mercato libero ed in particolare ai maggiori prezzi unitari elettricità e gas; Alla variazione positiva, infine, hanno contribuito per oltre il 6% le nuove società acquisite nell’ultimo trimestre del 2020 (gruppo AEB, Flabrum e Fragea) e nel 2021 (Octopus, Agripower).
Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.428 milioni di euro, in aumento di 228 milioni di euro rispetto al 2020 (+19%). Al netto delle partite non ricorrenti (+31 milioni nel 2021, +13 milioni di euro nel 2020), Il Margine Operativo Lordo Ordinario è cresciuto di 210 milioni di euro. Escludendo anche l’apporto incrementale derivante dal consolidamento di AEB e delle altre società acquisite (circa 55 milioni di euro), la crescita risulta pari a 155 milioni di euro (+13%). Il Risultato Operativo Netto, pari a 660 milioni di euro cresce di +106 milioni di euro (+19%) rispetto al 2020 (554 milioni di euro). Tale variazione è riconducibile a: aumento del Margine Operativo Lordo come sopra descritto (+228 milioni di euro); incremento degli ammortamenti (119 milioni di euro) relativi principalmente agli investimenti effettuati da tutte le Business Unit nel 2021 e all’ammortamento degli asset delle società acquisite descritte in precedenza; diminuzione degli accantonamenti al netto dei rilasci su fondi rischi e crediti eccedenti per 5 milioni di euro.
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nel 2021 risulta pari a 504 milioni di euro, in aumento del 38% rispetto a quello registrato nel 2020. La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 31 dicembre 2021 risulta pari a 4.113 milioni di euro (3.472 milioni di euro al 31 dicembre 2020), registrando una generazione di cassa pari a 106 milioni di euro, dopo investimenti complessivi per 1.074 milioni di euro e dividendi per 248 milioni di euro.