Test all’inceneritore. La provincia di Parma diffida Iren Ambiente
Non si placa la guerra di carte intorno al Polo ambientale integrato di Ugozzolo. L’utility: “Verifiche doverose in corso, nessun danno per l’ambiente e la salute”
“Allo stato attuale il Pai, Polo ambientale integrato, di Parma è in fase preliminare di esercizio provvisorio. Questa fase viene realizzata proprio allo scopo di condurre tutte le verifiche necessarie e doverose per provare gli apparati e le strumentazioni dell’impianto, anche in condizione di stress, e testare il corretto funzionamento di tutti i sistemi automatici di sicurezza”. Lo afferma Iren Ambiente, in merito alla diffida inviata dalla provincia di Parma relativa alla fase di combustione, temporanea e autorizzata, realizzata il 29 e 30 aprile scorso al termovalorizzatore.
L’ente provinciale, infatti, ha diffidato l’utility per alcune anomalie riscontrate durante la prova dell’inceneritore di Ugozzolo, proprio nei primi giorni in cui nell’impianto sono stati bruciati rifiuti (in tutto cinquanta tonnellate).
“La fase di test continuerà – annuncia comunque Iren – finché non saranno effettuate tutte le verifiche e le tarature necessarie all’ottimale funzionamento dell’impianto, che solo allora sarà messo in esercizio. Mai – assicura l’utility – si sono comunque create situazioni che possano arrecare danno all’ambiente e alla salute”. Iren Ambiente, dunque, “risponderà con estrema puntualità e tempestività a tutte le richieste avanzate dalla provincia di Parma”.
Ma non è tutto. Il comune di Parma, a guida 5 Stelle, avrebbe infatti presentato alla procura locale un esposto per verificare la “sussistenza e la validità del permesso di costruire” lo stesso inceneritore.