Top Utility - Valotti (A2a): “Rinegozieremo il debito, nessuna acquisizione in vista”
Nel piano industriale che sarà presentato il prossimo 10 aprile non ci sarà alcun annuncio ufficiale di M&A, ma solo un'indicazione di una parte di crescita per linee esterne
Rinegoziazione del debito e nessuna acquisizione in vista. Sono i temi principali su cui si è soffermato il presidente di A2a Giovanni Valotti, a margine di Top Utility, l’appuntamento dedicato al settore che si è svolto a Milano. Alla fine dello scorso settembre l'indebitamento dell'utility ammontava a 3,4 miliardi di euro, un livello che Valotti ha definito "assolutamente sostenibile", visti anche gli sforzi fatti negli ultimi due anni per ridurlo.
La scadenza media dell'esposizione per la multiutility lombarda era invece di 5,7 anni. "Ora stiamo comunque ragionando sulla rinegoziazione, ma al momento non pensiamo di andare sul mercato con un bond", ha precisato il top manager. Nel piano industriale che sarà presentato il prossimo 10 aprile, inoltre, non ci sarà alcun annuncio ufficiale di M&A, ma solo un'indicazione di una parte di crescita per linee esterne.
In merito a possibili aggregazioni con Acsm-Agam, l'utility di Como e Monza, di cui A2a detiene il 21% del capitale, e con Linea Group (controllata dai comuni di Pavia, Cremona e Lodi), Valotti ha fatto sapere che al momento non ci sono tavoli aperti, ma si sta cercando di capire se c'è interesse reciproco da parte di vari soggetti lombardi a studiare formule di aggregazione.
Qualora la regione condividesse il progetto di aggregazioni, per il presidente si potrebbe ragionare su incentivi di base regionale per creare un vero e proprio disegno industriale importante per la Lombardia. L'idea che i vertici di A2a stanno cercando di trasporre nei fatti non è quella di comprare aziende, bensì di cooperare con tali società in modo che restino radicate sul territorio.
“In questo modo aumenterebbe la qualità dei servizi erogati, che probabilmente potrebbero anche costare un po' meno”.