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Torna Waterweek2024 e guarda al futuro: a Bergamo dal 21 al 24 marzo

where Bergamo when Gio, 22/02/2024 who roberto

Promossa e organizzata da Uniacque, la terza edizione della settimana dedicata all’acqua si concentra sulle nuove sfide dettate dai fenomeni globali che stanno stravolgendo le geografie idriche mondiali

Dalla sorgente, dove tutto halogo-waterweek2024_0.jpg inizio, alle sfide imposte dai mutamenti climatici. Un viaggio proiettato verso il futuro, che vuole indagare anche il passato per migliorare il presente. Un cammino educativo e conoscitivo che pone l’accento su cambiamenti e sfide che riguardano tutti: addetti ai lavori, comunicatori e cittadini di ogni età, anche studenti. È ambiziosa l’idea che anima la nuova edizione di WaterWeek 2024: organizzata da Uniacque, gestore del sistema idrico integrato della Provincia di Bergamo, in collaborazione con APE, Università degli Studi di Bergamo e Water Alliance e con il patrocinio di Confservizi Cispel Lombardia, della Provincia di Bergamo e di Utilitalia, quest’anno, la settimana dell’acqua è dedicata, non a caso, al “Futuro”.

Il programma
Arrivata alla terza edizione – spin off di Water Seminar, che quest’anno spegne cinque candeline – la settimana bergamasca dedicata all’oro blu andrà in scena da giovedì 21 a domenica 24 marzo, a ridosso della Giornata Mondiale dell’Acqua (venerdì 22 marzo) con un programma fitto e articolato, volto ad approfondire le tematiche più attuali del settore: siccità sempre più sistemica, ambiente da preservare, efficientamento energetico, sostenibilità. “L’edizione 2024 della WaterWeek prosegue il dialogo e il confronto sui temi affrontati nelle edizioni precedenti e propone un ampio calendario di iniziative, pensate per coinvolgere sia gli addetti ai lavori sia un pubblico più ampio. Le aziende idriche gestite in modo industriale, come Uniacque, hanno un ruolo sempre più rilevante nel contesto in cui operano: cresce la capacità di garantire investimenti secondo le best practice nazionali ed europee, cresce di conseguenza l’apporto in termini di qualità tecnica e di ricerca di tecnologie che hanno ripercussioni positive su territorio, cittadini e stakeholder. Al contempo, deve continuare a crescere anche il dialogo tra tutti gli attori coinvolti e la consapevolezza dell’acqua come bene primario da preservare, mettendo in atto processi di adattamento e mitigazione degli effetti del cambiamento climatico su questa risorsa indispensabile e preziosa”, commenta Luca Serughetti, presidente di Uniacque.

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