Toscana, parte il dodicesimo “Acque Tour”
Al via il progetto per le scuole del gestore Acque spa che insegna come “funziona” la preziosa risorsa. L’anno scorso seimila studenti coinvolti. Rinnovati i percorsi didattici. Il concorso “Buona da bere”
Da dove arriva l’acqua che esce dal rubinetto di casa? Come si fa a renderla potabile? E quella che scarichiamo, come la facciamo tornare pulita nell’ambiente? Queste sono alcune delle domande alle quali Acque Tour, il progetto di educazione ambientale che Acque spa – il gestore idrico dell’empolese Valdelsa e del basso Valdarno – all’inizio di ogni anno scolastico propone gratuitamente alle scuole del territorio, tenta di dare risposta. L’obiettivo è diffondere tra i cittadini più giovani la conoscenza degli aspetti naturali e tecnologici del ciclo idrico, accrescere la consapevolezza del valore dell’acqua, promuovere una cultura di rispetto e salvaguardia di questo bene primario.
Acque Tour si articola in interventi di esperti nelle scuole, visite e gite guidate agli impianti e agli acquedotti, come per esempio le centrali idriche di Bientina e del Pollino, l’acquedotto storico di Asciano Pisano, i depuratori di Cambiano e di Uggia. Particolare attenzione è rivolta ai più piccoli per i quali sono stati creati percorsi ad hoc che utilizzano favole e laboratori teatrali per avvicinare i bambini al tema in modo semplice e spontaneo. Inoltre, ogni anno i percorsi didattici si rinnovano con nuove proposte e azioni educative come “Scopri la tua impronta idrica”, “I misteri dell’acqua” e “Laboratoriando con Leo”.
Ad Acque Tour è inoltre abbinato il concorso “Buona da bere”, che premia le classi che nel corso dell’anno hanno realizzato i migliori elaborati sul tema dell’acqua; le premiazioni si terranno in occasione della festa finale del maggio prossimo.
Nell’anno scolastico 2011-2012, undicesima edizione del progetto, Acque Tour ha coinvolto quasi seimila studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, nonché numerosi gruppi di adulti come associazioni e università della terza età. Il coordinamento del progetto è affidato all’associazione La tartaruga.