Abruzzo, per la Goletta Verde sette foci su nove sono fuorilegge
Prosegue la campagna di Legambiente sullo stato di salute delle acque italiane. Negativo il bilancio per le spiagge abruzzesi
Sette punti su nove “fuorilegge”, dei quali sei “fortemente inquinati”: è il bilancio negativo del monitoraggio di Goletta Verde – celebre campagna di Legambiente sullo stato di salute delle acque italiane – eseguito sulle coste e sulle foci di fiumi e torrenti abruzzesi. Il problema principale è quello della mala depurazione, e in tal senso gli ambientalisti chiedono la costituzione di un tavolo di lavoro per affrontare con urgenza i limiti di un sistema depurativo noti da tempo e non più sostenibili.
Nove i punti monitorati: la foce del fiume Vibrata, risultata molto inquinata; la spiaggia di lungomare Zara – scarico tra il porto e lo stabilimento, a Giulianova (Teramo), fortemente inquinata; la spiaggia di fronte al Borsacchio, a Roseto degli Abruzzi (Teramo), entro i limiti di legge; la foce del torrente Calvano, a Pineto (Teramo), fortemente inquinata; la spiaggia di fronte a via Balilla, a Pescara, entro i limiti di legge; la foce del fosso Vallelunga, a Pescara, fortemente inquinata; la foce del fosso San Lorenzo, a Francavilla al mare (Chieti), inquinata; la foce del fosso Marino, a Vasto (Chieti), fortemente inquinata; la foce del torrente Buonanotte, a San Salvo (Chieti), anch’essa fortemente inquinata.
Per Legambiente, emergono “gravi e croniche carenze di un sistema depurativo che impone una svolta immediata: azioni risolutive e durature sul fronte della qualità delle acque”.