Allarme del Wwf. In 40 anni dimezzata la popolazione marina
Fra pochi anni potrebbe sparire perfino la barriera corallina. Un nuovo rapporto sottolinea come “nello spazio di una sola generazione”, l'attività umana abbia gravemente danneggiato gli oceani
In 40 anni il numero degli animali marini (mammiferi, uccelli, rettili e pesci) si è dimezzata, a causa dell'azione dell'uomo (pesca eccessiva, inquinamento, riscaldamento globale). È l'allarme del Wwf che in un nuovo rapporto sottolinea come “nello spazio di una sola generazione”, l'attività umana abbia gravemente danneggiato gli oceani con la cattura selvaggia di pesci, non dando a essi il tempo di riprodursi.
Nel rapporto il Wwf, che ha seguito oltre 1.200 specie, ha verificato un calo del 49% della popolazione marina tra il 1970 e il 2012. Il consumo pro capite di pesce è aumentato da una media di 9,9 chili a 19,2 chili.
Un ulteriore allarme lanciato dall'associazione ambientalista riguarda le barriere coralline che, sempre per l'attività umana, potrebbero scomparire del tutto entro il 2050.
Il report completo lo trovi qui