L’Alta Badia lancia il bike sharing d’alta quota
Il bike sharing arriva anche in quota, in Val Badia. Nell’area turistica green della provincia di Bolzano i turisti hanno a disposizione bici assistite elettricamente per spostarsi da una stazione d’arrivo delle quattro teleferiche all’altra, a un’altezza di duemila metri sulle Dolomiti altoatesine. Lo riferisce il quotidiano “La Repubblica”.
Il primo servizio al mondo di bike sharing in quota è stato attivato sabato 7 luglio. “Siamo i primi”, conferma al quotidiano Andy Varallo, figlio del campione di sci degli anni Settanta e presidente del consorzio SkiCarosello, che possiede 29 tra gli impianti dell’Alta Badia, e vicepresidente del Dolomiti Superski. “È un elemento nuovo per la nostra offerta turistica – prosegue Varallo. – Ci rivolgiamo anzitutto a chi cerca un modo comodo per spostarsi sul nostro altopiano e poi a chi vuole provare il gusto della pedalata in montagna, su percorsi facili e con l’ausilio del motore elettrico”. Infatti le biciclette sono elettriche, cioè dotate di un motorino che “assiste” la pedalata e il cambio a sei rapporti.
Il sistema è un vero bike sharing. Quindi gli unici obblighi consistono nel restituire la bici in una qualsiasi delle quattro stazioni delle funivie e nel farlo entro le 17,30, cioè in tempo per scendere con l’ultima corsa. Non è infatti possibile trattenere il mezzo per più di una giornata. E non si è obbligati a faticare: sia nelle telecabine che nelle seggiovie è possibile portare con sé la bici, servizio peraltro disponibile anche per i biker che usano i loro mezzi.
I prezzi: le prime tre ore costano, tutto compreso, 5 euro ciascuna. Quattro ore fanno scattare la mezza giornata (18 euro) mentre la giornata intera costa 30 euro.