Ecologia

La malavita internazionale individua con l’elicottero gli animali, e a terra i battitori reclutati segano il corno dal naso del mammifero negli spasimi della morte

Sono circa mille i rinoceronti uccisi in Sudafrica dall’inizio del 2013 dai bracconieri, che ne rivendono le corna sui mercati asiatici. Secondo il ministero dell’Ambiente del Paese africano "il numero di rinoceronti vittime del bracconaggio dal gennaio 2013 ha già raggiunto quota 946".
In Asia – soprattutto in Cina – c’è la credenza fasulla che il corno di rinoceronte abbia facoltà sulla virilità maschile e ne vengono ordinate grandi quantità alla malavita organizzata. Nel 2007 furono abbattuti illegalmente 13 esemplari, ma l’anno scorso erano già arrivati a 668 animali.
La malavita internazionale individua con l’elicottero gli animali, e a terra i battitori reclutati segano il corno dal naso del mammifero negli spasimi della morte.
Quest’anno sono stati arrestati 330 bracconieri, pochi rispetto ai cacciatori di frodo; l’esercito mobilitato nel Kruger National Park ha scoperto 573 esemplari abbattuti.
Con 25mila animali, il Sudafrica ha l’80% dei rinoceronti del pianeta.