La bici di cartone mette le ali grazie ai fondi del web
La Alpha Bike, scommessa verde dell’israeliano Isear Gafni, si alimenta attraverso le piattaforme internet di crowdfunding. In Europa la eco-bici sarà sul mercato a meno di 15 euro
Una bicicletta tutta in cartone, con i copertoni ricavati da vecchi pneumatici, i pedali in pet riciclato e le cinghie di trasmissione in gomma recuperata. Un prodotto “Non sprecare”, insomma, che l’israeliano Isear Gafni, designer e proprietario del marchio Alpha Bike, intende mettere sul mercato a un prezzo attorno ai 10 dollari (in Europa costerà meno di 15 euro).
Per la sua scommessa imprenditoriale, Gafni conta di trovare i fondi con una ambiziosa raccolta di fondi – obiettivo 2 milioni di dollari – attraverso le piattaforme internet di crowdfunding, l’ultima frontiera dei prestiti concessi, con piccole somme, direttamente dai cittadini.
Lo spiega dalle pagine del “Mattino” di Napoli Antonio Galdo, scrittore e ideatore del premio “Non sprecare”, il concorso che premia ogni anno le più originali e utili iniziative antispreco (nonsprecare.it).
Il web, infatti, consente una “colletta collettiva” mirata a sostenere specifici progetti, che si chiama appunto crowdfunding, dalle parole “crowd” (folla) e funding (raccolta fondi). Lo strumento è diventato popolare dopo che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama lo ha utilizzato per finanziare, dal basso, le sue campagne elettorali. A oggi, le piattaforme on line di crowdfunding sono 452, la maggior parte concentrate negli Usa, e nel 2012 hanno raccolto 2,8 miliardi di dollari. Un vero boom.
La eco-bici di Gafni è realizzata con un telaio in cartone riciclato e pressato opportunamente per poi essere ricoperto da una speciale pellicola che lo rende impermeabile, oltre che solido.