In breve. Consulenza energetica per l’Esg, i parchi della Sardegna e altre notizie
In Toscana meno rumore sulla Cassia. Studio Bip sulla logistica energetica per raggiungere net-zero. Nasce Oltrebosco per valorizzare i boschi italiani
Accordo tra Green Horse Advisory e Circularity
Circularity (piattaforma tecnologica dell’economia circolare e società di consulenza che affianca le imprese nella transizione verso modelli di produzione circolari con servizi di formazione e competenze tecnico-strategiche) e Green Horse Advisory (realtà di advisory strategica con un focus esclusivo sulla transizione energetica) uniscono il loro know-how per una consulenza dedicata alla sostenibilità energetica che preveda una valutazione Esg dei progetti nell’ambito della transizione energetica. I clienti destinatari dell’offerta frutto della nuova partnership sono principalmente fondi d’investimento, banche e altri capital providers, Ipp e società energetiche multinazionali. La collaborazione consentirà di creare sinergie dal forte valore aggiunto e di formulare analisi strategiche del rischio in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, necessarie e determinanti ai fini della definizione della specifica scelta di investimento. Fare, ad esempio, una valutazione Esg degli investimenti in progetti green sarà sempre più importante perché produrre energia rinnovabile è ovviamente una condizione necessaria ma di per sé non sufficiente per assicurare la piena sostenibilità del relativo investimento. Per esserlo e generare valore per tutti gli stakeholder, con una pianificazione e gestione preventiva dei rischi sociali, ambientali e di reputazione, i fondi e le imprese che finanziano e realizzano i progetti in questo ambito dovranno sempre più impegnarsi ad integrare i criteri Esg nel proprio piano strategico di investimento. Poter comunicare poi da parte degli investitori la conformità di specifiche operazioni agli standard Esg sarà sempre più importante per consolidare il proprio posizionamento nel mercato ed acquisire credibilità da parte degli stakeholders di riferimento.
La Sardegna aggiorna il protocollo di parchi e aree protette
“In questi mesi, grazie ad un lavoro coordinato dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente, coi parchi, nazionali e regionali, e le aree marine protette, è stato aggiornato il protocollo, già approvato nel 2018, alle nuove esigenze di sviluppo delle aree interessate da strumenti di tutela”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, dopo la firma del nuovo documento. “È un passo importante – ha aggiunto l’assessore Porcu – per consentire la diffusione, tra le aree protette, delle buone pratiche, aiutando le strutture più giovani a raggiungere obiettivi rilevanti di tutela della biodiversità, in rapporto armonico con la presenza umana”.
La Regione Toscana riduce il rumore della via Cassia
Via al risanamento acustico della Cassia, dal km 246+200 al km 246+700 circa, in località Staggia, nel Comune di Poggibonsi (Siena). I lavori sono appena partiti e dureranno poco meno di un mese per un importo complessivo di 150mila euro. Gli interventi sono finanziati dalla Regione Toscana nell’ambito degli interventi del piano di contenimento e abbattimento del rumore sulle strade regionali. Verrà sostituito il manto stradale esistente con pavimentazione a bassa emissione sonora, comprese le lavorazioni di risanamento degli strati profondi nei tratti deteriorati e verrà ripristinata la segnaletica orizzontale. “Rendere le strade meno rumorose significa migliorare la qualità della vita delle persone”, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani. Sarà posato un tappeto di usura tipo "dense graded" a tessitura ottimizzata, sperimentato dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Leopoldo, una miscela di conglomerato bituminoso di tipo chiuso la cui particolare composizione granulometrica consente la riduzione dell’emissione sonora generata dal contatto ruota-pavimentazione.
Francesca Baiocchi (Bip) a Il Verde e il Blu Festival: la logistica per raggiungere net-zero
Lo scenario a emissioni nette zero può essere raggiunto attraverso diverse leve: elettrificazione, efficienza energetica e comportamento degli utenti, fonti rinnovabili non programmabili (Npres), idrogeno a basso contenuto di carbonio, cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (Ccus). Il mix di strategie, qualunque siano le scelte, genera nuove complessità da gestire nel sistema energetico del futuro – spiega Francesca Baiocchi, strategy partner Bip in occasione de Il Verde e il Blu Festival presentando un apposito studio Bip realizzato in occasione del Festival. Per raggiungere uno scenario di energia netta zero è ormai assodata la necessità di trasformazioni significative in termini di domanda finale, fonti di generazione e infrastrutture di trasporto e gestione dell'energia. La pianificazione dell'infrastruttura è fondamentale, poiché l'infrastruttura non è facilmente flessibile, richiede una visione a lungo termine, così come le scelte sul fronte della generazione che possono avere un forte impatto sull'infrastruttura e devono essere valutate di conseguenza. In ultimo, la transizione energetica potrebbe essere anche un'opportunità per aumentare la sicurezza energetica sfruttando le risorse nazionali e regionali (secure by design), affidandosi a sistemi locali e quindi ad un’indipendenza più sicura.
Con Oltrebosco la rigenerazione dei boschi italiani
Dar vita a una nuova realtà che si occupi della gestione dei boschi in Italia con un approccio organico: con questo obiettivo nasce OltreBosco, società costituita da Cai Consorzi Agrari d'Italia, Bf Spa, Sorgenia Biomasse e Federforeste. OltreBosco si occuperà della manutenzione di vaste aree del patrimonio boschivo italiano e degli interventi colturali necessari per valorizzare e rinnovare le aree forestali del nostro Paese.
Un'azione sempre più indispensabile nella prevenzione del rischio idrogeologico e degli incendi, fenomeni aggravati negli ultimi anni dagli effetti del cambiamento climatico. Nel contempo, la nuova realtà valorizzerà l'intera filiera bosco-legno, a partire dal settore dell'arredamento, che oggi importa dall'estero una percentuale consistente di legname nobile per le proprie attività, sino alla produzione di energia rinnovabile. La prima fase del progetto OltreBosco prevede attività di pulizia da sterpaglie delle zone boschive individuate con Federforeste. Grazie alla collaborazione con le università territoriali, si selezioneranno le specie più adatte da impiantare secondo le condizioni imposte dai cambiamenti climatici. Nei primi anni di attività saranno eseguiti tagli selettivi, primi rimpianti e la ricreazione di una foresta con connotati di essenza nobile. Nell'ottica della sostenibilità ambientale e dell'adeguamento agli standard europei, i boschi saranno catalogati e certificati da enti accreditati a livello internazionale.