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La mappa dell’attentato. Ecco il metano disperso in mare dal gasdotto Nord Stream

where Goteborg (Svezia) when Lun, 20/01/2025 who roberto

Il gas uscito dalla conduttura sottomarina danneggiata nel settembre 2022 ha raggiunto 23 aree protette del Baltico. Le perdite di metano del Nord Stream si estendono al 14% delle acque del Baltico

Il metano è stato trovato discioltonature4158620248396fig1html.png nel 14% delle acque del Baltico. È questo uno dei risultati della mappatura del metano disperso in mare dopo l’attentato al gasdotto sottomarino Nord Stream, avvenuto nel settembre 2022: i dati mostrano che il metano si è esteso a gran parte del Mar Baltico meridionale, dalla costa della maggiore isola della Danimarca, la Selandia, a Ovest, fino al Golfo polacco di Danzica a Est, raggiungendo 23 aree marine protette grazie alle correnti.

È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto dall’Università svedese di Göteborg e dalla Fondazione di ricerca Voice of the Ocean grazie all’utilizzo di robot sottomarini.
Nello studio sono state presentate osservazioni continue ad alta risoluzione in situ di metano disciolto in traversata tra Lubecca ed Helsinki, osservazioni che coprono un periodo di 3 mesi dopo la rottura del gasdotto Nord Stream. I dispositivi hanno campionato l'intera colonna d'acqua a pochi km a valle delle perdite, a partire da 9 giorni dopo che il gas ha iniziato a fuoriuscire dai gasdotti, mentre le osservazioni dalla superficie forniscono una visione spaziale più ampia delle concentrazioni di metano nello strato superficiale, ed erano già in corso prima dell'incidente.
Entro il 1° novembre, oltre un mese dopo la perdita, le concentrazioni di metano medie per colonna sono rimaste dieci volte superiori alle concentrazioni di fondo tipiche.
 
Lo studio
Si sospetta che fra le 443 e le 486 migliaia di tonnellate di metano siano fuoriuscite dai gasdotti Nord Stream nel settembre 2022 in quattro siti di esplosione in tre gasdotti. Gran parte di questo metano è rapidamente fuoriuscito nell'atmosfera, mentre una quantità sconosciuta si è disciolta.
Il metano disciolto è diminuito rapidamente attraverso il degassamento, tuttavia le concentrazioni iniziali erano così elevate che il 14% del Mar Baltico ha ancora sperimentato concentrazioni 5 volte superiori ai livelli naturali medi. Gran parte del metano rilasciato dal gasdotto è salito direttamente in superficie per disperdersi nell’atmosfera, ma un’altra parte è rimasta intrappolata nell’acqua. I ricercatori guidati da Martin Mohrmann, di Voice of the Ocean, e Bastien Queste dell’ateneo svedese hanno schierato i robot appena fuori dalla zona di esclusione. Questi strumenti hanno permesso di misurare le concentrazioni di metano su una vasta area, dalla superficie fino a grandi profondità e per diversi mesi dopo l’incidente. I dati sono stati poi combinati con quelli raccolti dalle imbarcazioni in superficie: “Tutto questo ci fa sentire sicuri di avere un quadro chiaro di come il metano si è diffuso nel Mar Baltico – dice Queste – sia nel tempo che nello spazio”.
 
Leggi lo studio https://www.nature.com/articles/s414...

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